Citroen E-Mehari: giovane, elettrica e non convenzionale

Arriva sulle strade (e sulle spiagge) italiane, l'erede della piccola icona anni '60
Citroen E-Mehari: giovane, elettrica e non convenzionale

ROMA - È il 1968 e dopo il bollente maggio parigino il jet set (ancora si chiamava così) internazionale d’estate si ritrova a Saint Tropez. Alain Delon, Jean Paul Belmondo e soprattutto Brigitte Bardot: le stelle più brillanti del cinema, senza contare gli industriali come Gianni Agnelli, animano la dolce vita della Costa Azzurra. Da qualche anno sulle spiagge europee hanno fatto capolino macchine come la Fiat 500 Ghia Jolly e la Mini Moke, piccole scoperte ideali per il mare e il tempo libero: si apre la stagione delle “spiaggine”.

Citroen risponde con Mehari che debutta al Salone di Parigi di quell’anno, accompagnata da un nome esotico derivato da una razza di dromedari. Realizzata sulla base della 2CV, è equipaggiata da un motore bicilindrico da 600 cc, più che sufficiente a spingerla a 100 km/h grazie al peso contenuto in soli 475 kg grazie alla carrozzeria realizzata in Abs. Dopo quasi mezzo secolo il marchio del Double Chevron lancia l’erede 3.0 della spiaggina, la E-Mehari, una crossover cabrio “ottimista, sfrontata, divertente e connessa”. Nonché elettrica.

Un’auto diversa pensata per una generazione giovane, rispettosa dell’ambiente e “always connected”. La sua gamma è molto semplice, con un solo livello di allestimento e un solo optional disponibile, il climatizzatore, mentre la carrozzeria, sempre in Abs, è offerta in quattro colorazioni abbinabili a due tinte del tetto e altrettante per i rivestimenti interni. E fin qui tutto nella norma, se non fosse che l’abitacolo e i sedili sono “waterproof” come le mute da sub: per togliere la sabbia dai sedili basta spruzzarli con la pompa dell’acqua. 

D’altronde E-Mehari è votata alla vita all’aria aperta: il telaio rialzato è perfetto per piccole avventure off-road e la carrozzeria, in materiale plastico anticorrosione, non richiede riverniciatura resistendo ai piccoli urti grazie alla sua elasticità, Inoltre la capote si toglie in un attimo richiudendosi grazie a un sistema laterale a scomparsa. La propulsione è 100% green, frutto della collaborazione tra Citroen e il Gruppo Bolloré: il motore elettrico da 50 kW è alimentato da una batteria LMP (Lythium Metal Polymer) ed è in grado di garantire una velocità massima di 110 km/h e un’autonomia di 200 km in ciclo urbano

Per ricaricarla completamente servono 8 ore a 16A collegandola ai sistemi compatibili (postazioni domestiche o pubbliche) o in 13 ore utilizzando prese domestiche a 10A. Il tutto a un prezzo di 25.990 euro. «La E-Mehari riprende i valori e l’ispirazione del modello originale - ha recentemente commentato il responsabile comunicazione Citroen Italia, Marco Freschi - Il senso di libertà, la gioia di vivere viene ripresa e racchiusa in questa quattro posti votata al “fun”, al divertimento, ideale per andare al mare in estate». Ad esempio a Riccione, dove la crossover elettrica è ospite fissa in Piazza Roma per tutto il mese d’agosto e disponibile per essere provata sulle strade della riviera romagnola. 

Insomma, una cabrio non convenzionale per tipi “unconventional”. Come il team di atleti supportato da Citroen a partire da quest’estate. Otto campioni per sei specialità, adatti a incontrare le tribù di giovani che popolano città, spiagge e montagne: il windsurfer Matteo Iachino, il kitesurfer Tony Cili, i velisti estremi Vittorio e Nico Malingri, lo snowboarder Alberto Maffei, gli skater Iuri Furdui e Jacopo Carozzi e il recordman del surf Alessandro Marcianò. Quest’ultimo ha riassunto in una sola frase il nuovo “mood” Citroen: «Per me essere unconventional è “be wild and be free”, vivere la vita in modo non scontato, con spirito di adattamento e cercando la libertà con il sorriso».

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