Monopattini elettrici, pericolo o nuova mobilità? Il confronto

Sono l'ideale per gli spostamenti veloci a basso impatto ambientale, ma i tanti incidenti gravi, l'uso spericolato e i pochi controlli fanno pensare che siano probabilmente utilizzati male
Monopattini elettrici, pericolo o nuova mobilità? Il confronto

Io dico no

Ho optato per il no dopo il messaggio del Sindaco di Milano, giunto in seguito all’ennesimo incidente grave. Giuseppe Sala a capo di una giunta da sempre nemica delle auto e che approfittando del Covid-19 ha creato corsie ciclabili “molto pericolose”, vestite da piste ciclabili, ha dichiarato “Cio? che io vedo (e come me tutti i milanesi) sonocomportamenti tutt’altro che esemplari nell’utilizzo dei monopattini elettrici. Dall’andare in due su un unico mezzo, al percorrere le strade contromano, no al guidare sul marciapiede. Il codice della strada non puo? essere sottoposto a interpretazioni, ne? a deroghe. I monopattini elettrici sono veicoli utili ed ecologici per gli spostamenti in citta?, ma devono essere usati in modo consapevole, con prudenza e rispetto”.

Purtroppo e? proprio perche? manca un uso corretto di questi mezzi che mi vedo a dire no. L’ho usato - perche? per criticare una cosa bisogna provarla - e? divertente, facile da usare, funzionale e potrebbe rendere snelli molti spostamenti. Ci sono troppi punti negativi, per me, che mi fanno dire no. Se fosse stato limitato alle piste ciclabili (quelle vere) e alle zone a 30 km/h di velocita?, con l’uso obbligatorio del casco e di un’assicurazione probabilmente il mio sarebbe un si?. Inoltre, e non e? da trascurare, anche la situazione del disarredo urbano che creano i monopattini elettrici in sharing e? un altro punto negativo. Pensate a una persona non normodotata, con limiti alla vista o costretta ad una sedia a rotelle, gia? le nostre citta? hanno troppe barriere per queste persone a cominciare spesso dai parcheggi, pensate che slalom devono fare oggi sui nostri marciapiedi. Tomba aveva meno paletti da affrontare in uno slalom speciale rispetto ai monopattini che nella medesima distanza troviamo in una via del centro delle nostre citta?

Ho incontrato l’Onorevole Nobili, promotore delle leggi sui monopattini elettrici, anche per gli incentivi. Quando ho sollevato dei dubbi sull’uso spesso scorretto di questi mezzi la sua risposta e? stata: “... noi facciamo le leggi corrette, poi sta ai Comuni farle rispettare. Sindaco Sala, come si dice “il pallino” ora e? in mano sua. Sta a lei, e ai suoi colleghi fare che questi incidenti non accadano e che l’uso dei monopattini elettrici sia corretto. Auguri!

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Io dico sì

Ci vuole un bel coraggio a difendere i monopattini, con le statistiche alla mano degli incidenti che hanno generato e con quel sottile senso di disprezzo per la mobilita? tradizionale che si nasconde dietro l’enorme pubblicizzazione di questi mezzi. Ma ci proviamo, nella convinzione che il progresso non si possa fermare. Che una strada per risolvere il problema del traffico e dell’inquinamento nelle nostre grandi citta?, si puo? e deve trovare, magari nei modi e nei tempi giusti, senza per questo demonizzare i Diesel di ultima generazione.

I monopattini potranno diventare strumenti, oggetti, estremamente utili, soprattutto nei centri storici. A patto che se ne faccia un uso corretto e severamente regolamentato, non come adesso dove ognuno lo utilizza come meglio crede, senza casco, senza protezioni, in mezzo alla strada, o addirittura, come e? accaduto recentemente, anche in autostrada. E? un problema di educazione, civica, stradale, piu? che dell’oggetto in se?. Perche? quello, l’oggetto, e? assolutamente godibile, divertente e non solo per i giovani, ve lo garantiamo.

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Lo abbiamo provato per le strade di Verona - parliamo del Seat MO’ eKickScooter65 - e la sensazione e? quella di tornare automaticamente adolescenti, con la consistente quota di incoscienza correlata all’eta?. In realta?, guidando il monopattino si percepiscono allo stesso momento, l’estrema utilita? e l’estrema pericolosita? del mezzo. Dove la pericolosita? sta nel fatto di circolare su strade normali, frequentate da mezzi di tutti i tipi, infinitamente piu? grandi del monopattino, che sembra una barchetta di carta in mezzo all’oceano, esposto senza alcun genere di difesa a tutti i tipi di intemperie e teorici ”colpi”. Ecco, quello che servirebbe ai monopattini, oltre a protezioni obbligatorie per testa, gomiti e ginocchia, e ad un utilizzo intelligente da parte di chi guida il mezzo, e? una circolazione in aree non condivise con auto o moto.

E il problema e? proprio questo: le nostre citta? sono in grado di realizzare circuiti “dedicati” a questi mezzi? In attesa che i Sindaci rispondano in maniera concreta alle nuove esigenze di mobilita?, senza per questo stravolgere la viabilita? delle citta?, qualcuno si preoccupi di imporre regole severe e di farle applicare, senza demonizzare nulla, i monopattini o i Diesel che siano, ma solo l’imbecillita?.

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