Volkswagen, Nordio: «Confermiamo gli investimenti in Italia» 

Il numero uno di Volkswagen Italia assicura che il piano di investimenti da 900 milioni non verrà tagliato: "non c'è nessun ripensamento".
Volkswagen, Nordio: «Confermiamo gli investimenti in Italia» 

Lo scandalo sulle emisisoni truccate, il famigerato Dieselgate, ha fatto tremare la struttura, ma non le fondamenta Volkswagen. E il Gruppo di Wolfsburg non modificherà il piano di investimenti da 900 milioni di euro previsto in Italia da qui al 2018. Lo conferma Massimo Nordio, amministratore delegato di Volkswagen Group Italia (e presidente UNRAE) che ieri è stato in audizione davanti alle commissioni Ambiente e Industria al Senato per riferire sull'impatto nel nostro Paese dello scandalo dei motori diesel. Nordio ha invece tenuto a precisare che l'istruttoria dell' Antitrust si basa "su una comunicazione di dati di emissioni non reali", mentre da Berlino arriva la notizia delle dimissioni del numero uno di Skoda.

In commissione Nordio ha riferito di una lettera che il presidente di Audi Rupert Stadler ha inviato a Matteo Renzi e ai ministri Padoan e Guidi, in cui si assicura che non c'è "nessun ripensamento" e "il Piano di investimenti in Italia del gruppo è totalmente confermato". "Il valore annuale degli acquisti tocca i 2,5 miliardi" con circa 1.500 aziende fornitrici, ha spiegato Nordio, ricordando che il gruppo è in Italia da oltre 60 anni e nel 2014 ha venduto quasi 200 mila veicoli. La casa di Wolfsburg attraverso Audi controlla in Italia Lamborghini, Italdesign Giugiaro e Ducati e lo stesso Stadler aveva annunciato lo scorso anno "dal 2014 al 2018, investimenti per oltre 900 milioni di euro sui tre marchi".

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Nordio ha anche precisato che in Italia sono stati "sospesi" dalla rete di vendita "1.300 veicoli in via precauzionale fino a che non verrà fatta chiarezza". Mentre i veicoli con i motori diesel sotto accusa in circolazione "sono circa 640.000". La sospensione riguarda le vetture dei cinque marchi del gruppo che hanno motori diesel euro 5. "Se oggi si va in una concessionaria - ha spiegato l'ad - si trova una presenza numericamente bassissima di veicoli euro 5". Mentre "la stragrande maggioranza sono euro 6", che sono "indenni" dal problema e rispondono ai requisiti di omologazione. E' stato anche ribadito che per le auto circolanti "non c'è alcun impatto sulla sicurezza" e che "una volta messe a posto non ci saranno problemi di svalutazione". Anche l'impatto sulle vendite al momento "è modesto". Il numero uno della consociata italiana del gruppo di Wolfsburg ha parlato anche dell'istruttoria per pratiche commerciali scorrette aperta recentemente dall'Antitrust, definendola basata "su una comunicazione di dati di emissioni non reali".

Il manager ha precisato che le emissioni di ossido di azoto (Nox) messe sotto accusa dall'Epa non fanno parte delle comunicazioni che le case auto devono effettuare in Italia, che invece riguardano solo la CO2 che, tra l'altro, si basa su dati di emissioni "presi dall'omologazione". Quindi non reali ma testati in laboratorio. Mentre la problematica riguarda "esclusivamente" le emissioni di "ossido di azoto o Nox". Nordio ha aggiunto che la casa madre in Germania "sta sviluppando un software", sul problema delle emissioni, e che e per la sola cilindrata da 1,6 litri sta lavorando anche ad una "soluzione tecnica per la sostituzione di componenti hardware all'interno del motore".

Sul fronte tedesco il gruppo Volkswagen subisce la perdita di un altro top-manager. Handelsblatt e Auto Bild riferiscono delle dimissioni del capo di Skoda Winfried Vahlan, destinato alla guida della nuova divisione nordamericana di Volkswagen, che riunirà i mercati di Stati Uniti, Canada e Messico. Il manager, secondo i giornali tedeschi, aveva idee e concetti differenti sulla strategia da adottare su questi mercati rispetto alla nuova dirigenza. E l'edizione online dello Spiegel parla del coinvolgimento nello scandalo dei motori diesel manipolati di almeno 30 dirigenti. Indiscrezioni però smentite da un portavoce di Volkswagen che definisce "i numeri privi di fondamento". (fonte ANSA)

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