Rilancio Alfa Romeo: 1800 assunzioni a Cassino

Durante l'assemblea Anfia nello stabilimento FCA, dove è intervenuto anche il Premier Renzi, Marchionne ha annunciato la piena produzione entro il 2018
Rilancio Alfa Romeo: 1800 assunzioni a Cassino

ROMA - Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha parlato davanti ai dipendenti dello stabilimento Fiat Chrysler Automobiles di Cassino: "L'Italia è tornata ad essere la patria dell'automobile" e "ci sono similitudini tra Alfa Romeo e l'Italia". L'occasione è l'assemblea annuale dell'Anfia, l'associazione degli industriali della filiera dell'auto, dove arriva anche il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, per una tappa del suo road-show su Industria 4.0.

RILANCIO ALFA - L'assemblea è stata ospitata quest'anno dallo stabilimento Fca laziale che diventa simbolo di una sfida vinta. "In questo momento occupa 4.300 dipendenti su due turni ma con Giulia e Stelvio a pieno regime prevediamo di inserire altre 1.800 persone entro il 2018", annuncia Alfredo Altavilla, chief operating officer di Fca per la regione Emea; due auto "interamente nuove e per produrle ai massimi livelli di efficienza e qualità occorreva un impianto all'avanguardia assoluta". Sergio Marchionne, amministratore delegato Fiat Chrysler, ha annunciato che la piena produzione a Cassino è prevista nel 2018, anche se dipende da quali auto saranno prodotte oltre Giulia e Stelvio. Il prossimo ingresso di nuovi addetti partirà dal prossimo anno.

MEGLIO DEI TEDESCHI - La scelta di presentare il Suv Stelvio al Salone di Los Angeles è  stata dettata dal fatto che gli Stati Uniti sono un mercato "importantissimo per il rilancio dell'Alfa. È il mercato ideale". "Abbiamo aspettato il momento per adeguarci a questi segmenti, ma poi abbiamo dimostrato di fare macchine alla pari o superiori ai tedeschi", sottolinea ancora l'ad di Fca: l'azienda "è sempre più in crescita. Abbiamo un futuro chiaro con il rilancio di Alfa Romeo e Maserati. Ora abbiamo indirizzato gli stabilimenti italiani su segmenti che ci interessano".

IN GOD WE TRUST - Infine un commento sulla vittoria di Trump: "Lavoreremo con la sua amministrazione", risponde; "Se me lo aspettavo o no non importa, la realtà è questa e collaboreremo". Intanto il rafforzamento del dollaro "più dura e meglio è": l'effetto sui conti del gruppo "si sentiranno verso la fine del 2017 perchè abbiamo coperture sul dollaro da smaltire", spiega; "Aiuterà molto noi ed anche Ferrari"

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