Ferrari Land, adrenalina da Formula 1

Inaugurato vicino a barcellona il primo parco divertimenti Ferrari in Europa: ci sono anche le montagne russe più alte del mondo
Ferrari Land, adrenalina da Formula 1

TARRAGONA (SPAGNA) - Il Nessun dorma sparato a volumi massimi, ballerine, funamboli, fuochi d'artificio e lustrino rossi. Una presentazione in stile Las Vegas per il Ferrari Land. Poi un signore elegante e compassato spinge il pulsante d’accensione del primo parco tematico del Cavallino in Europa. E’ Piero Lardi Ferrari, unico figlio vivente di Enzo, nonché vicepresidente della Casa di Maranello. A mio padre sarebbe piaciuto questo parco – dice – perché avvicina le famiglie e i giovani al mito Ferrari.

PICCOLA MARANELLO - A pochi passi dal palco, discreta rispetto al Colosseo e al campanile di San Marco in cartongesso, c’è la ricostruzione della piccola officina di Alfredo Ferrari, dove il sogno ebbe inizio, affiancata da una riproduzione della fabbrica di Maranello. E mentre in tutto il mondo proseguono le celebrazioni per i 70 anni del marchio, in Spagna apre (ma è solo una coincidenza) la declinazione motoristica di Port Aventura, colossale parco divertimenti a un’ora da Barcellona.

100 MILIONI - Sono trascorsi oltre due anni da quando la prima pietra, portata da Maranello, è stata posata e per costruire Ferrari Land sono state impegnate 550 persone di 50 diverse aziende. L’obiettivo, oltre quello di diffondere il vangelo secondo Ferrari, è di richiamare 5 milioni di visitatori all’anno. Per farlo oltre al nome magico ci sono le attrazionie un progetto costato oltre 100 milioni di euro. 

FORZA ROSSA - La principale, vedi video, è la Red Force: con i suoi 112 metri d’altezza non è solo il rollercoaster (o montagne russe che dir si voglia) più alto d’Europa, ma anche il più veloce. Da 0 a 180 km/h in 5 secondi, un’impennata impressionante prima di una discesa letteralmente da cardiopalma. “Accelerazione, velocità e forza G sono simili a quelle che si provano in Formula 1assicura Marc Gené, collaudatore della Scuderia, nonché tester d’eccezione delle “montagne Rosse”.

EXPERIENCE - Undici le attrazioni in totale: simulatori “che a parte per l’ergonomia sono uguali a quelli usati a Maranello” sottolinea Gené, pit stop per sfidare gli amici a cambiare gomme a una monoposto con strumenti identici a quelli dei meccanici Ferrari. Poi due torri con testa di pistone, le Thrill Towers, per un salto nel vuoto da un centinaio di metri d’altezza. Oltre alla parte ludica ampio spazio a quella educativa, con la Ferrari Experience, edificio il cui tetto riprende la silhouette di una LaFerrari e che ospita simulatori stradali, per guidare una Rossa nelle città più famose del mondo, e una galleria con alcune vetture storiche provenienti dal Museo di Maranello.

POI LA CINA - Perché non costruire un Ferrari Land anche in Italia, dunque? “A Maranello e Modena abbiamo già due musei – conclude Piero Ferrari – Ma se in un’altra parte d’Italia ci venisse offerta un’opportunità professionale come questa... perché no”. E nel frattempo è già stato confermata l’apertura di un terzo Ferrari Land: dopo Abu Dhabi e Tarragona si parte alla conquista della Cina. Il Cavallino galoppa sempre più lontano.  

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