
I l viaggio verso una nuova mobilità, dettata da nuove regole e virtuosismi ambientali, passa per il dubbio tra antiche abitudini o lanciarsi verso le novità. Opel propone la sua soluzione per aiutare a superare il confine, il nuovo Frontera (nulla da spartire se non il nome col vecchio modello, rude fuoristrada degli anni ’90). Frontera è un Suv moderno e dinamico, ideale per famiglie o viaggi in gruppo, a 5 o a 7 posti, efficiente e tecnologico, soprattutto è il passaporto per varcare il… confine della mobilità elettrificata. Il Suv di mezzo della gamma del Marchio tedesco di Stellantis nasce sulla piattaforma condivisa (con C3 e C3 Aircross, ma anche con Grande Panda) ed è proposto in due opportunità: l’elettrico puro a zero emissioni locali (in vendita da 29.900 euro) e l’ibrido 48 V (a partire da 24.500 euro) disponibile in due potenze, da 100 e 136 cv. È un modello nato nel rispetto della sostenibilità perché l’intera auto può essere recuperata per il 95% del suo insieme. Estetica raffinata e senza cromature, a cominciare dal frontale Vizor nero col nuovo emblema Blitz, i fari Intelli-LED con abbaglianti automatici, le luci a forma di ala con tre blocchi ottici in verticale, impronta a terra sottolineata da passaruota e parafanghi pronunciati. Interni nel segno della filosofia “Opel Greenovation” con materiali riciclati, ampio spazio per offrire comodità, versatilità (con 800 euro nella versione ibrida GS si aggiungono i due posti per viaggiare in 7), bagagliaio da 460 a 1.600 litri, sedili di nuova concezione per alleviare la fatica nei lunghi viaggi, volante compatto e comandi sotto diretto controllo. Doppio display, entrambi da 10”, in dialogo con Apple e Android con proiezione del telefono e ricarica wireless, porte aggiuntive USB con uscita C, utili cinghie per fissare i tablet, 26 litri di spazi portaoggetti. Sei colori esterni, a scelta il tetto a contrasto con la carrozzeria, in bianco o nero. Lungo 4,38 metri, largo m. 1,795 e alto m. 1,635.
LA PROVA DELL’IBRIDA
Due le soluzioni, provate entrambe nei test su strada. Quella più indicata per le tendenze del mercato italiano è Frontera ibrido con tecnologia 48 Volt. Disponibile in due potenze, da 100 e 136 cv, abbiamo provato la versione più performante: tecnologia ibrida e motore tre cilindri 1.2 turbo da 100 kW, cambio automatico 6 rapporti a doppia frizione che integra il motore elettrico da 28 cv.

Cambiate fluide e progressive, lo sterzo fa notare la diversità e i pregi di questo ibrido che offre ancora il piacere del sound motoristico. La sensazione è di leggera rigidità in più rispetto all’elettrico puro, con spunti brillanti senza esagerare offrendo piacere, comfort e sicurezza per vivere a pieno carico. Consumo di carburante dichiarato di 5,2-5,3 l/100 km (emissioni di CO2 118-120 g/km), velocità massima 190 km/h e accelerazione da 0 a 100 km/h in 9”. Ma si possono tranquillamente superare i 20 km con un litro e risparmiare un 20%. Ad effetto la scelta dei cerchi d’acciaio da 16” in alternativa a quelli da 17” in lega.
LA PROVA DELL’ELETTRICA
Frontera elettrico a “zero emissioni locali” sviluppa 113 cv con una batteria da 44 kWh e dichiara un’autonomia fino a 305 km nel ciclo misto. È un elettrico efficiente, equilibrato se si sposa lo stile di guida di questa mobilità che offre spunti brillanti, ma al tempo stesso invita a una guida più attenta per evitare energetiche soste di troppo. Batteria ricaricabile in 26’ alla colonnina da 100 kW per recuperare l’80% di energia, velocità 140 km/h e accelerazione da 0 a 100 km/h in 12”. Da apprezzare la fluidità in marcia e la precisione dello sterzo che garantisce stabilità e controllo elevati, evidenziando l’ottimo lavoro dei tecnici di Opel per offrire una sensazione di guida diversa. È prevista per il 2025 (dopo marzo) una versione “Long Range” con autonomia fino a 400 km.