FCA suona la campanella a Wall Street

Grande soddisfazione per Elkann e Marchionne dopo la prima giornata di FCA a Wall Street, ma il manager italo-canadese conferma: "Nel 2018 me ne andrò".

Si è chiusa bene la prima, storica, giornata di Fiat Chrysler Automobiles nel tempio della finanza mondiale. E gli artefici del cambiamento epocale, ricordiamo che dopo 115 anni Fiat non è più di fatto italiana, John Elkann e Sergio Marchionne, erano visibilmente emozionati "Quando abbiamo iniziato dieci anni fa non me lo sarei mai sognato" ha dichiarato l'erede di Giovanni Agnelli. Gli fa eco il neopresidente Ferrari: "Nel 2004 era inconcepibile pensare che saremmo arrivati fin qui".

 

Una bella soddisfazione per il maager italo-canadese che porta a compimento un progetto durato anni e costato, per sua stessa ammissione "un duro lavoro". "Per noi essere nel mercato più grande apre grandi possibilità e opportunità", spiega Elkann, mettendo in evidenza come con Chrysler e lo sbarco a Wall Strett "la componente italiana ha un futuro che non si sarebbe mai immaginata". Per Marchionne è "un nuovo inizio". Tutti gli obiettivi saranno centrati, assicura: "L'importante è superare il 2015 e 2016". Fiducia anche nel futuro Ferrari, di cui da poco è diventato presidente: "Torneremo sul podio alla velocità della luce", promette, dopo l'ennesima deludente stagione in Formula Uno. Mentre Elkann, il giorno dopo le celebrazioni a Los Angeles per i 60 anni di Maranello negli Usa, ribadisce come quello del cavallino rampante "continuerà ad essere un marchio di punta" del gruppo. Non c'è motivo di cambiare". E vede un futuro glorioso in America anche per l'Alfa Romeo: "Un grande futuro se sapremo produrre il prodotto giusto", spiega.

 

FCA chiude il suo primo giorno di scuola a 8,91 dollari dopo aver aperto a 9,19 dollari e il titolo dopo una partenza a razzo si è accasciato. Ma poco male, è solo l'inizio. E dopo aver suonato la campanella tutti fuori la sede della Borsa di New York a farsi le foto sotto il logo di FCA che sventola tra le bandiere di Italia e Stati Uniti con centinaia di curiosia scattarsi un selfie tra le Maserati e le Ferrari portate a Wall Street per celebrare l'occasione speciale. Grande soddisfazione, ma anche una grande certezza per Marchionne, negli ultimi giorni ripetuta come un mantra: "Nel 2018 - conferma - non farò più auto, ma qualche altra cosa".

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