BMW, 100 anni e non sentirli

Il marchio bavarese festeggia il primo secolo ma guarda già al prossimo presentando Vision Next 100, prima di quattro concept car realizzate da BMW, Mini e Rolls Royce
BMW, 100 anni e non sentirli

ROMA - "Siamo sempre alla ricerca della soluzione migliore, fa parte del nostro dna”. Così Harald Krüger, presidente del consiglio di gestione BMW ha aperto le celebrazioni per il centenario del marchio bavarese. E' infatti del 7 marzo 1916, in piena Prima Guerra Mondiale, che viene registrata la Bayerische Flugzeug Werke AG, società nata per costruire motori aeronautica (da lì l'ancora attuale logo con l'elica). Poco più di un anno più tardi, il 21 luglio 1917, nasce ufficialmente la Bayerische Motoren Werke, frutto della fusione tra la BFW e la Rapp-Motorenwerke Gmbh, che nel dicembre successivo avrebbe depositato il primo brevetto.

PRIMA LE MOTO - Per vedere il primo veicolo stradale è necessario attendere ben oltre la fine della Grande Guerra; è il 1923 quando viene commercializzata la R32, prima motocicletta BMW, seguita nel '28 dalla prima auto. Poi la Seconda Guerra Mondiale e la militarizzazione della produzione, la crisi postbellica, la rinascita negli anni '60. Il resto, si fa per dire, è storia recente e nota.

VISION NEXT - Un'occasione del genere non poteva che essere faraonica: 30 mila invitati all'Allianz Arena di Monaco con annesso unveiling della prima concept car celebrativa, la Vision Next 100 . La prima di quattro, quanti sono i brand del Gruppo: dopo Bmw, toccherà nel corso dell'anno a Mini, Rolls-Royce e, infine a BMW Motorrad. Vision Next 100 è un'evoluzione dell'attuale supercar elettrica i8 e che potrebbe prefigurare la futura i9: lunga 4,90 metri e alta 1,37 è, al momento, un veicolo senza precedenti. Realizzata in carbonio attraverso un processo di stampa in 4D offre un abitacolo intelligente con differenti modalità di guida: personale, Boost e Ease. In quest'ultima modalità il conducente delega la guida al pilota automatico e l'abitacolo di trasforma in ufficio o salotto dove rilassarsi. Ma è sempre una BMW e in modalità Boost ci si può divertire e l'intelligenza della vettura è focalizzata sull'assistenza al pilota. Vision Next 100 infatti è in grado di apprendere sempre di più sul guidatore, aiutata da una forma d’intelligenza sensoriale e digitale, Companion, per assistere al meglio chi sale a bordo prevedendo ogni esigenza. Altra componente visionaria e ai limiti del fantascientifico è Alive Geometry, una scultura tridimensionale che sviluppa il proprio effetto sia all’interno che all’esterno. E' composta da quasi 800 triangoli mobili, inseriti nella plancia portastrumenti e in singole sezioni dei pannelli laterali: muovendosi comunicano in mododiretto con il guidatore, creando immagini tridimensionali che unite a quelle proiettate dall’Head-Up Display offrono fusione unica tra rappresentazione analogica e digitale.

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