Alessandro Vai
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ROMA - La filosofia del “less is more” funziona sicuramente sulle auto sportive, dove la leggerezza e l’essenzialità pagano in termini di prestazioni. Sulle altre vetture, invece, è ancora tutto da dimostrare. Nel caso della C4 Cactus, poi, la bocciatura è evidente e arriva dalla stessa casa madre Citroen.
La piccola B-SUV “ma non troppo” (è alta solo 1,48 metri) presentata solo tre anni fa, infatti, cambierà radicalmente nei prossimi mesi, quando verrà commercializzata, cioè a inizio 2018, la versione restyling presentata oggi.
Quello che salta subito all’occhio è la rinuncia all’essenzialità, a quello spirito della 2CV che fa tanto anni Settanta – di cui la C4 Cactus originale era colma, secondo la stessa Citroen – e che evidentemente nella contemporaneità non è stato capito.
Quindi via gli air-bumps (ridimensionati e abbassati) e via anche gli esperimenti stilistici troppo audaci, per lasciare spazio a un design più ordinario e in linea con l’ultimo family feeling della Casa francese che prevede anche un maggiore utilizzo dei LED nei proiettori.
Le misure non cambiano: 4,17 metri di lunghezza che non spaventano nel traffico cittadino e un passo di 2,6 metri che è garanzia di spazio e abitabilità. E proprio la qualità della vita a bordo è stata oggetto di particolari attenzioni anche a un livello di intervento sempre meno comune come quello sulla meccanica.
Su questa C4 Cactus, infatti, debuttano le sospensioni con smorzatori idraulici progressivi che sono coperte da venti brevetti. In parole povere, al posto dei tamponi di fine corsa degli ammortizzatori (solitamente di materiale plastico rigido) ci sono elementi idraulici che lavorano sia in estensione che in compressione.
In questo modo migliora la risposta delle sospensioni, soprattutto sulle sconnessioni più secche, grazie anche alla maggiore escursione che questa inedita soluzione ha consentito. Ma non è tutto, perché in Citroen hanno utilizzato anche una nuova schiuma poliuretanica ad alta densità per i sedili.
Questa dovrebbe garantire una maggiore durata nel tempo. La ricerca di un maggiore comfort a bordo è completata dai cristalli laterali più spessi, dal nuovo parabrezza e dal maggiore uso di materiale fonoassorbente.
Per il resto le novità sono quasi scontate. Ci sono nuovi sistemi di assistenza alla guida, tra cui spiccano la frenata automatica di emergenza, l’assistente al parcheggio, al mantenimento di carreggiata e all’angolo morto e c’è anche un infotainment aggiornato con i software di connettività Android Auto, Apple CarPalay e Mirror Link.
La gamma motori è composta dai 1.2 3 cilindri Pure Tech a benzina (82, 110 e 130 CV) e dai 1.6 HDi diesel da 100 e 120 CV. Le varianti più potenti di entrambe le alimentazioni arriveranno in secondo momento ma porteranno in dote anche un nuovo cambio automatico con convertitore di coppia a 6 rapporti.
Quindi via gli air-bumps (ridimensionati e abbassati) e via anche gli esperimenti stilistici troppo audaci, per lasciare spazio a un design più ordinario e in linea con l’ultimo family feeling della Casa francese che prevede anche un maggiore utilizzo dei LED nei proiettori.
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