WIFI O 5G - I 28 paesi della UE sono schierati da una parte o dall’altra per difendere le proprie scelte industriali e il lavoro di lobbing delle Case è già iniziato. Da una parte del tavolo c'è la responsabile della Commissione Trasporti, Violeta Bulc, ferma sull’adozione del wifi, dall'altra Andrus Asnsip, promotore della proposta digitale motivata dal rischio di pagare un gap tecnologico nei confronti di USA e Cina.
L'ITALIA VUOLE IL 5G - Paesi e Costruttori riflettono sulle scelte di campo fatte in materia. La Germania, così come la Francia, è a favore del wifi, mentre Finlandia e Spagna sono sul fronte del 5G. L'Italia segue quest'ultimo filone, soprattutto dopo l’appello che Confindustria ha fatto agli eurodeputati per votare contro il wifi, considerato "contrario agli interessi dell'industria italiana ed Ue".