Fusione FCA-Renault, una gamma per ogni segmento

Se l'unione tra i due gruppi dovesse andare in porto, il nuovo soggetto oltre ad essere il nuovo gigante dell'automotive potrebbe contare su un'ampia offerta di vetture presenti in ogni segmento del mercato automobilistico
Fusione FCA-Renault, una gamma per ogni segmento

Sulla carta, la fusione tra  il Gruppo FCA e l’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi porterebbe alla nascita di un colosso da 15 milioni di veicoli prodotti all’anno, un player senza rivali visto che l’attuale numero 1 è Volkswagen, a quota 10.8 milioni secondo i dati rilevati nel 2018.

Il nuovo soggetto che potrebbe nascere ha, in teoria, le potenzialità per mettere in campo una gamma ampia e presente in tutti i mercati mondiali, fatta eccezione della Cina. I rischi di sovrapposizione tra i modelli dei singoli marchi ci sono, ma FCA e Renault conservano peculiarità: ai brand di Manley sono più forti nel campo dei SUV e delle auto premium, dalla parte francese si punta sui modelli elettrificati.

City car

Qui FCA, con Panda, 500 e Mobi ha una posizione forte e consolidata in Europa e sudamerica. L’Alleanza non è forte come il possibile alleato perché può contare, in Europa, sulla Tiwngo FourFour, realizzata con Daimler, ma ora avviata a fine produzione e sulla Kwid in India, Brasile e mercati emergenti. Nissan è impegnata nelle city car, assieme a Mitsubishi, nello specifico segmento delle Kei Car per il Giappone. Mitsubishi produce anche due 'piccole' (la EK e la Mirage) per l'Asia.

Utilitarie

È un settore di mercato che FCA non presidia più. La Punto è fuori produzione ed è rimasta solo la Lancia Y, ma in pochi mercati. In sudamerica la situazione è un po’ diversa grazie alla presenza della Argo e della Uno. Sull’altro fronte si vantano armi affilatissime: la nuova Renault Clio, Dacia Sandero  e Nissan Micra fanno la parte del Leone.

Berline compatte

Anche qui FCA rappresenta la parte debole. Tipo, Giulietta, Giulia, Grand Siena e Cronos, non vantano la stessa potenza di fuoco messa in campo da Mégane, Talisman e Latitude (solo Sudamerica e Asia) per la Losanga, su Versa, Sentra, Altima e Maxima (uno dei modelli leader in Usa) per Nissan e su Mirage e Lancer per Mitsubishi. 

Vanno menzionati anche la Q30 di Infiniti, brand di lusso di Nissan, e i modelli Samsung Motors, la Casa coreana controllata da Renault.

SUV e Crossover

In questo settore di mercato, FCA cala l’asso con la gamma Jeep, completata da 500X, Alfa Romeo Stelvio e Maserati Levante. Un po’ più articolata la proposta presente sul campo franco-nipponico. Sono presenti, infatti, Captur, Kadjar e Koleos, parenti stretti dei modelli Nissan Juke, Quashai e X-Trail. Appannaggio di Dacia è la fascia economica. Apprezzata anche la gamma Mitsubishi che comprende ben 6 modelli: Space Star, ASX, Ecilspe Cross, Outlander e il celebre off-road Pajero. 

Pick-up

FCA è forte in questo settore grazie ai pick-up di media e grande taglia prodotti da Ram e con il Jeep Gladiator, mentre Nissan fatica con il Titan negli USA. FIAT è tornata nel settore con il Fullback, realizzato con Mitsubishi in parallelo con L200. Ed è proprio dal Giappone che arriva la parte più solida nel segmento perché, oltre Mitsubishi, c’è Nissan con il suo Navara (diventato l’Alaskan della Renault) a recitare il ruolo da protagonista. Nel resto del Mondo, FIAT si difende con il Toro, avversario del Duster Oroch.

Premium

Per quanto riguarda lusso e prestazioni FCA non ha rivali perché può schierare il meglio del Made in Italy oltre i cavalli delle muscle car Dodge. Maserati, Giulia Quadrifoglio staccano di netto Alpine e Infiniti. Nissan può contare su 370Z e GTR per rivaleggiare alla pari.

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