Mitsubishi Lancer EVO, il gioiello progetta il ritorno

Uscita di scena nel 2016, ora una delle vetture giapponesi più rappresentative di sempre potrebbe rinascere sfruttando la piattaforma meccanica CMF-C/D F4 Renault-Nissan-Mitsubishi e il motore 2 litri turbo di Megane RS.
Mitsubishi Lancer EVO, il gioiello progetta il ritorno

I tre diamanti sognano il ritorno del gioiello, di una tra quelle cinque vetture che raccontano l'ingegnieria automobilistica giapponese come nient'altro. Dell'unica capace di resistere al dominio di Subaru Impreza, rilanciando addirittura aggiudicandosi quattro campionati del mondo rally. Mitsubishi pensa al ritorno di Lancer Evo, berlina tre volumi tutta muscoli ma senza fronzoli, la cui decima generazione è uscita di scena nel 2016 lasciando esterrefatti i veri appassionati di un mondo diverso a motore. Lontano dalle idiozie del lifestyle, ma dentro un universo in controsterzo.

Ci pensa l'autorevole testata Autocar a raccontare che nell'Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi c'è finalmente un fermento diverso da quello che abbiamo vissuto finora. Una fusione interessante potrebbe farsi, un incontro di intenti per mettere a disposizione di Mitsubishi in tempi brevi la piattaforma meccanica CMF-C/D F4 di derivazione Nissan, pronta per ospitare carrozzerie a due volumi cinque porte oppure la sagoma più classica a tre volumi. Soprattutto, a spingere l'undicesima generazione di Lancer Evo potrebbe pensare un motore già pronto il 4 cilindri da 2.0 litri prestato dalla nuova Megane RS, che con l'aggiunta del modulo ibrido potrebbe tranquillamente superare la soglia dei 350 cv di potenza , abbinata ad un nuovo cambio a doppia frizione e alla classica trazione integrale Super-All Wheel Control (S-AWC) di Mitsubishi.

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