Pneumatici Michelin: i test sull'usato

L'azienda mette al primo posto la sicurezza su strada: ecco perché sono state effettuate delle prove su pneumatici del brand usurati confrontandoli con altri, nuovi e più economici
Pneumatici Michelin: i test sull'usato

Guidare e sentirsi sicuri non passa solo dal comfort della propria auto, dalla visibilità e dal tipo di vettura. Un ruolo di grande importanza è occupato anche dagli pneumatici e dalla loro qualità. Un argomento che sta molto a cuore a Michelin che, all'interno di un centro prove del locale Automobile Club austriaco (Teesdorf OAMTC), ha voluto informare stampa e addetti ai lavori. La scelta degli pneumatici, insomma, deve essere ponderata e non presa alla leggera: ecco spiegati i test eseguiti dall'azienda su gomme proprie ma usate e altri prodotti più economici e nuovi. I risultati sono stati sorprendeti. 

Ad esempio, in Germania, il 65 per cento degli incidenti si verificano nelle aeree urbane, ad una velocità inferiore agli 80 km/h e solo il 10 per cento in autostrada. Un dato che riguarda, con percentuali non troppo dissimili, anche molti altri paesi. Specie quando l’asfalto è bagnato.

Per questo e altri validissimi motivi, la stessa Michelin sta adoperandosi presso l’Unione Europea, affinché vengano modificati i criteri di valutazione più severi e probanti in quanto all’efficienza delle “scarpe” che equipaggiano le nostre automobili.

I tecnici francesi classificano come gomme “Worn” quelle usate, con percorrenze da pochi chilometri fino al limite di legge di 1,6 mm. Ebbene, senza citare quali coperture siano state utilizzate per la prova comparativa, in pista e con i test di frenata sul bagnato, la differenza tra un treno nuovo, diciamo di sottomarca, e un usato Michelin, è stato notevole.

Si parla di 20 metri in più per arrestare la vostra automobile (nel test sono state utilizzati modelli Audi e Volkswagen) ad un velocità di 85 km/h. Quanto basta per fare una vera e propria strage. O uscire malamente di strada. La campagna di sensibilizzazione di Michelin, ha già trovato ascolto presso il General Vehicle Safety Regulation, che sta vagliando in che modo delineare i vari parametri di valutazione di tutti gli pneumatici. Per la cronaca Michelin investe più di 600 milioni di euro per la ricerca sulla sicurezza, mettendo al lavoro oltre 6.000 ingegneri in varie parti del mondo. Insomma il messaggio è chiaro.

Spendere 100 euro in meno per un treno di gomme di basso livello, oltre che alla durata delle stesse, pregiudica seriamente la sicurezza e l’efficienza di qualsiasi automobile. Un risparmio che non è un risparmio, viste le conseguenze che ne derivano.

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