Guerra in Siria, Volkswagen rinvia l'apertura di uno stabilimento in Turchia

La guerra in atto contro i curdi nel nord della Siria porterebbe al rinvio dell'apertura di uno stabilimento del marchio tedesco nei pressi di Smirne
Guerra in Siria, Volkswagen rinvia l'apertura di uno stabilimento in Turchia

La guerra in Siria con le milizie turche che hanno invaso i territori della minoranza curda potrebbe influire, oltreché nelle relazioni economico-diplomatiche tra la UE e la Turchia stessa, anche sul settore auto.
Stando a indiscrezioni della stampa tedesca, riprese anche dalla CNN, la Volkswagen starebbe pensando al rinvio dell'apertura di uno stabilimento in Turchia, nella città di Manisa nei pressi di Smirne.

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La stabilimento in questo, nei piani del marchio, doveva servire alla produzione Volkswagen Passat e Skoda Superb, destinate quasi totalmente all'esportazione. Il piano di Volkswagen per la delocalizzazione in Turchia, prevedeva, inoltre  un investimento complessivo di 1.3 miliardi di euro con una ricaduta occupazionale di circa 5mila posti di lavoro.

Volkswagen, le alternativa in Est Europa

Stiamo osservando attentamente la situazione e vediamo con preoccupazione gli sviluppi”, ha riferito un portavoce del gruppo Volkswagen ai media.  L'ipotesi di una nuova apertura nell'Europa dell'Est resta comunque attuale con Romania, Serbia e Bulgaria possibili alternative a Smirne. Possibile anche un investimento produttivo in Nord Africa. Quello turco sarebbe stato il 123 esimo stabilimento di VW nel mondo.

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