Indian Challenger, quando la potenza incontra la comodità

La nuova bagger della più antica azienda al mondo anticipa Eicma e si presenta con un motore V2 da 1768 cc. Due versioni: Dark Horse e Limited
Indian Challenger, quando la potenza incontra la comodità

Non importa la destinazione, quello che conta è il viaggio. Forse è a questo che ha pensato la Indian, storica azienda americana, quando ha presentato la nuova Challenger. La bagger, infatti, fa della comodità alla guida la sua arma migliore. Ma questo non sarebbe possibile senza il maestoso motore, un V2 con distribuzione monoalbero, raffreddato a liquido, di 1.768 cc. Si traduce in 122 CV e 178 Nm a soli 3.800 giri. A equilibrare il giusto mix tra comfort, lusso e potenza anche la moderna elettronica, grazie alla piattaforma Bosch che manda i parametri alla centralina, si occupa  del controllo di trazione, dell'ABS cornering e di quello elettronico del freno motore. Infine, tre differenti mapper motore: Rain, Standard e Sport.

I comfort di una grande ammiraglia

Il serbatoio della Indian Challenger è da 22,7 litri, per non fermarsi mai, il peso è di 361 kg a secco. Disponibile in due varianti, Dark Horse e Limited (la prima ha dettagli in nero opaco, l’altra cromati), la Challenger offre tutti comfort di una grande ammiraglia: cruise control, fari a LED, schermo touchscreen da 7 pollici (collegabile via USB o Bluetooth allo smartphone), impianto audio, borse laterali da 68 litri e avviamento keyless. Il telaio è in alluminio pressofuso, il mono è un FOX completamente regolabile, i freni sono Brembo (pinze radiali e dischi di 320 mm), gli pneumatici Metzeler (19-16 pollici i diametri delle ruote): anche la ciclistica è di alto livello. La carenatura offre un’ampia protezione ed è ancorata direttamente al telaio (non pesando quindi sullo sterzo). Il plexi si regola elettricamente.

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