Honda CX 500, ritorno in vista?

Dalla Casa alata si attende una risposta a Kawasaki: negli anni Ottanta la CX 500 fu la prima moto di serie turbo. I fan attendono con ansia
Honda CX 500, ritorno in vista?

Velocità e potenza negli anni Ottanta: a questi concetti Honda rispondeva con CX500. La creatura della Casa alata faceva parlare di sé tre decenni fa per essere per essere la prima moto di serie con motore turbo (le prime moto sovralimentate, infatti, risalgono addirittura agli anni Trenta, ma a quei tempi erano solo da competizione).

AMARCORD - La CX500 era una bicilindrica apparentemente ‘tranquilla’, dal look decisamente più da tourer che da sportiva. Il motore era un V2 trasversale con i cilindri inglobati nel basamento, teste a 4 valvole e raffreddamento a liquido.  Il suo punto debole era la difficile gestione della potenza attraverso l’acceleratore, con il turbo che ‘entrava’ dopo i 4.000 giri. I cavalli erano ben 82, erogati a 8.000 giri, la coppia massima era di 8,1 kgm a 5.000 giri; la velocità massima superava i 200 km/h. Poi arrivò anche la versione da 650 cc, che si rivelò più gestibile ma al contempo le prestazioni erano meno eclatanti rispetto alle moto non sovralimentate e la Honda Turbo uscì di produzione nel 1986.

MAGGIOR POTENZA - La sovralimentazione è un metodo per riuscire ad ottenere una maggior potenza dai motori più piccoli e più efficienti dal punto di vista dei consumi. Ma se nel mondo delle quattro ruote questa tecnologia è ormai diffusa (anche con il cosidetto Downsizing), fra le due ruote non è così comune.

Oggi le uniche moto con motore  sovralimentato sono le Kawasaki Ninja H2 e ZH2, entrambe equipaggiate con il quadricilindrico in linea da 998 cc omologato Euro4 che, con la sovralimentazione, raggiunge i 200 cavalli a 10.000 giri/min.

NUOVA "Supercharged" - La risposta di Honda, però, potrebbe essere vicina: i brevetti di Honda per un motore sovralimentato circolano da tempo, alimentando la voce che Kawasaki potrebbe presto avere un concorrente nel campo dell'induzione forzata. Ora la casa di Tokyo sta versando la cosiddetta benzina sul fuoco, perché ha depositato delle modifiche ai vecchi brevetti presentando un bicilindrico a V sovralimentato a iniezione diretta, dotato di controllo affidato alla elettronica.

Da alcuni render che girano in rete si nota come le sovrastrutture sul telaio a traliccio siano in parte inedite e in parte derivino dalla gamma Neo Sports Café con un qualcosa che ricorda la prima Ducati Monster. Il layout del motore e il design della sembrano piuttosto definiti: dunque viene da domandarsi cosa stia aspettando Honda per uscire sul mercato. Con questa roadster sovralimentata. la Casa alata potrebbe allargare la propria gamma di naked. E forse, potrebbe mancare davvero poco al via del progetto.

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