Aston Speedster, Ferrari Monza, McLaren Elva: le tre barchette messe a confronto

Analizziamo le caratteristiche, i dati tecnici e gli aspetti aerodinamici delle tre supercar targate Aston Martin, Ferrari e McLaren, tre barchette che rimandano a una sportività senza tempo
Aston Speedster, Ferrari Monza, McLaren Elva: le tre barchette messe a confronto

Rappresentano la forma più pura delle supercar, dal punto di vista del linguaggio stilistico. Tre barchette per tre grandi Marchi pronti a sfidarsi nei circuiti di Formula 1 nel 2021, tre supercar per collezionisti e amanti della bellezza. Aston Martin Speedster V12, Ferrari Monza SP1 e SP2McLaren Elva, in rigoroso ordine alfabetico, sono le proposte più recenti a rifarsi a un concetto di carrozzeria che affonda le radici nel secondo dopoguerra.

Una Ferrari, la 166 MM, la prima a essere battezzata con quel termine, barchetta. Speedster per gli inglesi. Tre modelli che si rifanno all’epoca dell’automobilismo eroico, delle Le Mans di corsa per 24 ore e, prima ancora, di corsa a piedi verso la macchina sulla linea di partenza.

Ciascun modello interpreta in modo diverso, per tecnologia, dettagli aerodinamici, materiali, potenze, contenuti che sono all’avanguardia della tecnica.

Possono sembrare progetti simili. In realtà, scorrendo le schede tecniche di Aston Martin Speedster V12, Ferrari Monza e McLaren Elva si scoprono differenze per nulla sottili.

TELAIO, CARBONIO E ALLUMINIO

A cominciare dalle architetture, ovviamente derivazioni di ciò che già ci si ritrova in casa. Così, McLaren Elva può presentarsi con una cellula abitacolo monoscocca in carbonio, completata da strutture anteriori e posteriori in alluminio alle quali ancorare sospensioni e motore. Pannelli della carrozzeria, ovviamente, anch’essi in carbonio, per realizzare quella che McLaren ha battezzato come il progetto stradale più leggero mai realizzato.

Aston Martin Speedster e Ferrari Monza, invece, contrappongono una formula tecnica con carrozzerie in carbonio ma su un’architettura in alluminio. La Monza SP1, versione monoposto, ferma la bilancia a 1.500 kg, mentre le due “rivali” non hanno ancora ufficializzato il dato del peso complessivo.

MOTORIZZAZIONE: TURBO VS ASPIRATO

A Maranello la “rivincita” è netta al capitolo motore. Non potrebbe essere diversamente con l’unità più volte premiata quale Motore dell’anno. Il V12 aspirato da 6.5 litri, al di là della potenza massima, è una soluzione iconica per il sound, contro due specifiche turbocompresse. Aston Martin ricorre al V12 5.2 litri twin turbo già in gamma, con un livello di potenza decisamente inferiore, McLaren si affida al V8 4 litri twin turbo sviluppato con Ricardo.

Flavio Manzoni racconta SP1 Monza

Sia la Monza che la Elva adottano trasmissioni doppia frizione 7 marce, Speedster di Aston Martin l’automatico 8 marce ZF.

Fraz.

Cilindrata

Potenza

Coppia

Cambio

Aston Speedster

V12

5.2 lt

700 cv

735 Nm

Aut.8

Ferrari Monza

V12

6.5 lt

810 cv

719 Nm

DCT7

McLaren Elva

V8

4.0 lt

815 cv

800 Nm

DCT7

Prima di elencare le prestazioni dichiarate, vale raccontare delle differenze stilistico-aerodinamiche, che segnalano una cura unica dei progetti Ferrari e McLaren, per gestire al meglio l’aspetto dell’assenza di un parabrezza a proteggere i passeggeri dalla pressione dell’aria alle velocità più elevate.

AERODINAMICA, FERRARI È IMBATTIBILE

Mediante uno studio aerodinamico avanzatissimo, la “bolla d’aria” creata sulla Ferrari Monza è per tecnologia di gestione dei flussi l’elemento più evoluto. Dalla canalizzazione dell’aria sul frontale i tecnici sono riusciti ad accelerare l’aria all’interno di un condotto che scarica i flussi appena davanti alla palpebra della strumentazione, angolato in modo tale da essere “cesellato” dall’aria che corre sul cofano anteriore e aggirare il cockpit.

McLaren adotta una paratia mobile, invece, posta sul cofano, si estende fino a 15 cm in altezza e opera da deviatore di flusso, con l’aria così a scavalcare l’abitacolo.

Infine, il capitolo prestazioni, misurate con i parametri “classici” e riferimenti dichiarati piuttosto vaghi, come vuole la tradizione legata alle supercar.

PRESTAZIONI E PREZZI LISTINO

McLaren non offre un dato ufficiale di velocità massima, Ferrari indica un generico oltre 300 km/h per le due versioni della Monza, Aston Martin limita a 300 km/h la velocità massima della sua Speedster V12.

In accelerazione, McLaren Elva è indicata sotto i 3” sullo 0-100 km/h e 6”7 sullo 0-200 orari; Ferrari SP1 e SP2 Monza accelerano in 2”9 sui 100 orari e in 7”9 sullo 0-200 orari. Infine, Aston Martin Speedster, con un 3”5 sullo “zero-cento” sensibilmente staccato dalle rivali.

In compenso, la proposta del marchio inglese è quella più accessibile, con un prezzo listino a partire da 878 mila euro per ciascuno degli 88 esemplari in programma, contro il milione e 600 mila euro delle 499 Ferrari Monza prodotte e il milione e 737 mila euro della McLaren Elva, realizzata in 399 esemplari.

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