Coronavirus, Bergamo scattano le denunce per spostamenti ingiustificati

Partiti i controlli da parte dalle forze dell’ordine nelle ultime ore. Sono 11 le persone denunciate perché non hanno rispettato il divieto di spostamento emanato per far fronte all’emergenza COVID-19
Coronavirus, Bergamo scattano le denunce per spostamenti ingiustificati© Polizia di Stato

L’Italia è diventata integralmente una zona protetta, ma qualcuno ancora non riesce a capirlo. La decisione presa dalle alte cariche dello stato per cercare di arginare il contagio da Coronavirus, ormai vera piaga di questo 2020, va rispettata e quindi in seguito al nuovo provvedimento emanato da Conte il 9 marzo - in cui si estendevano le misure già previste dal DPCM per la Regione Lombardia-, è in vigore lo stop immediato a tutti gli spostamenti, salvo per motivi di strettissime necessità, lavoro o salute.

Scarica qui il modulo di Autocertificazione

LE PRIME 11 DENUNCE

C’è chi, però, non ha ancora capito la gravità della situazione e non si interessa dei controlli da parte delle forze dell’ordine, evitando così di munirsi dell’ormai famosa autocertificazione. I Carabinieri, infatti, stanno eseguendo servizi di controllo su tutto il territorio italiano, in tutti i centri abitati e lungo le principali arterie stradali extraurbane. Tutto per garantire e verificare il rispetto della nuova direttiva.

Per il momento i militari hanno controllato più di cinquecento veicoli e circa seicento persone - numeri sicuramente in crescita nelle prossime ore -, le cui autodichiarazioni, sottoposte a verifica, hanno fatto scattare le prime denunce nei confronti di coloro che hanno fornito informazioni non esatte o non sufficienti a giustificare lo spostamento.

I controlli da parte di tutte le forze dell’ordine - Carabinieri, Polizia Stradale, Guardia di Finanza ecc. - hanno fatto segnalare le prime violazioni:  complessivamete 11, e tutte nella provincia di Bergamo.

LE SANZIONI

Come appreso in questi giorni, la sanzione per chi viola le restrizioni negli spostamenti è la denuncia immediata per l’inosservanza del provvedimento, e pene che variano da una ammenda fino a 206 euro (ast650 c.p.), arresto fino a 3 mesi, che può trasformarsi in reclusione da 1 a 12 anni se chi viene fermato era in stato di quarantena o trovato positivo al COVID-19 (art.452 c.p.)

Coronavirus: l'industria dell'auto in Italia non si arrende

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...