FCA come la Juve: Elkann senza stipendio fino a fine anno

Lettera ai dipendenti dell'ad Mike Manley che si è tagliato i suoi emolumenti del 50% fino a giugno (il gruppo centrale dei dirigenti del 30%): "La pandemia non ha risparmiato la nostra famiglia globale, tra positivi e lutti, e avevamo il dovere di salvaguardare il lavoro a tempo indeterminato dei nostri dipendenti"
FCA come la Juve: Elkann senza stipendio fino a fine anno

FCA come la Juventus. Stipendi azzerati, ridotti, tagliati, L’esempio di Chiellini capace di convincere i suoi compagni a ridursi l’ingaggio fino a giugno per un risparmio totale di 90 milioni (a meno di una ripresa dell’attività, ancora non all’orizzonte) deve aver avuto un’influenza piuttosto netta sulla decisione di John Elkann e dei suoi dirigenti. A meno che, si intende, non faccia parte di una pianificazione precisa e avviata da settimane,

La lettera ai dipendenti

In una lettera di dipendenti, l’ad del Gruppo italoamericano, Mike Manley, oltre a comunicare infatti, la sua autoriduzione dello stipendio del 50% per tre mesi (mentre per i dirigenti del Gec, il Group Executive Council, il taglio è del 30%) ha annunciato che il Presidente John Elkann e il CdA del Gruppo FCA "hanno deciso all'unanimità di rinunciare in toto al proprio compenso da qui alla fine del 2020". 

Proteggere lavoratori e azienda

Come per la squadra bianconera, una decisione e un esempio davvero encomiabili, al netto del livello degli emolumenti presi in considerazione e della situazione. "Proteggere la salute finanziaria dell'azienda è responsabilità di tutti - si legge nella lettera pubblicata da Repubblica -. Ho visto e sentito parlare di molte idee creative che colleghi in tutto il mondo stanno utilizzando per continuare a mantenere un certo livello di connessione sociale e anche di allegria in questi momenti che sono difficili per tutti. Continuare a mantenere comunicazioni frequenti e regolari, data la portata dei cambiamenti in corso, è una priorità per noi. A supporto di questo flusso di comunicazioni più intenso, ho chiesto ai nostri leader regionali di iniziare a organizzare town hall (riunioni aziendali) virtuali. La scorsa settimana oltre 25.000 dipendenti hanno partecipato alle riunioni tenutesi in Latam, Nord America ed Emea, e altre ne sono previste per venerdì". 

Poi Manley ha confermato di fatto alcuni casi di positività, e non solo, all’interno del Gruppo e che aveva fatto già prendere misure a tutela della salute dei lavoratori la presenza del Coronavirus: “La pandemia non ha risparmiato la nostra famiglia globale, ci ha toccati a livello personale, con alcuni dei nostri colleghi attualmente in convalescenza o in quarantena. Ma, con profonda tristezza, ci troviamo anche a ricordare coloro che abbiamo perso a causa di questa pandemia. In questo momento di dolore, i nostri pensieri vanno a loro e alle loro famiglie. Il coronavirus non è qualcosa di distante: è proprio qui, tra noi”.

Coronavirus mette tutti a rischio

Una partecipazione sentita seguita dalle motivazioni alla base di certe decisioni: “Con il diffondersi della pandemia, abbiamo dato priorità alla creazione di un ambiente di lavoro sano e sicuro, ma abbiamo anche lavorato per salvaguardare l'impiego del personale a tempo indeterminato di FCA. Nell'affrontare questa situazione, continuiamo a pianificare per essere pronti nel momento in cui usciremo da questa crisi e, a questo fine, stiamo implementando numerose misure a tutela della nostra azienda in questo periodo. Stiamo rafforzando l'accesso al capitale e al contempo prestando un'attenzione maniacale a ogni progetto, programma e spesa, eliminando o posticipando tutte le attività non critiche". 

FCA al fianco delle comunità locali

Manley poi ha voluto ricordare "Il lavoro svolto da tutta l'azienda per aiutare le comunità locali e il sostegno che stiamo dando ai primi soccorritori e agli operatori sanitari. Venerdì abbiamo annunciato un pacchetto di interventi che include la fornitura di un milione di pasti a bambini in età scolare in Nord America e il programma per avviare la produzione di maschere facciali, di cui c'è urgente bisogno. E voglio condividere alcune immagini che credo catturino lo spirito straordinario che anima la nostra gente in questo momento. In Italia, i nostri ingegneri di Cento e Mirafiori stanno collaborando con la Siare Engineering per accelerare la produzione di ventilatori polmonari. Sono davvero fonte di ispirazione per tutti noi. Dopo un'altra settimana difficile, spero che questo sollevi il vostro morale come ha sollevato il mio”.

 

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