Marzo, immatricolazioni auto precipitano dell'85,42%

L'emergenza sanitaria COVID-19 in Italia si abbatte sul mercato dell'automobile: il Ministero dei Trasporti segnala un 85,42% di pezzi venduti in meno rispetto allo scorso anno. Soffre FCA e per il Csp è un crollo "paragonabile a quello dei primi anni '60"
Marzo, immatricolazioni auto precipitano dell'85,42%

Dei numeri così bassi non si vedevano dagli anni 60. L'emergenza sanitaria in Italia, dovuta al coronavirus, influenza anche il settore dell'auto, come del resto era stato previsto da Federauto e UNRAE, con quest'ultima che in mattinata ha chiesto al Governo 3 miliardi di euro per salvare l'automotive. I dati del Ministero dei Trasporti segnalano quindi un crollo dei dati delle immatricolazioni auto per il mese di marzo 2020 che scendono dell'85,42%, con 28.326 vetture registrate contro le 194.302 dello stesso mese del 2019.

A sottolineare il momento di crisi è anche il Centro Studi Promotor che parla di "drammatica caduta delle vendite di auto interamente dovuta all'emergenza coronavirus, paragonabile a quello dei primi anni '60 del secolo scorso quando il processo di motorizzazione di massa nel Paese stava muovendo i primi passi. Le previsioni per i prossimi mesi sono di cali analoghi o superiori fino a quando durerà l'emergenza".

Concessionari, la filiera è a rischio

Un trand negativo riscontrato anche sui concessionari come afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor: "E' un quadro allarmante. La quasi totalità degli interpellati denuncia una caduta verticale nell'acquisizione degli ordini e si attende un mercato in forte calo nei prossimi mesi, mentre l'indicatore di fiducia crolla da 25,10 di febbraio a 4,30 di marzo. Per fare una previsione sull'intero 2020 occorre prevedere quando l'emergenza finirà, operazione assolutamente azzardata. E' lecito ritenere che il calo nel 2020 sarà severo e dipenderà sia da come verrà affrontata l'emergenza sia dalle misure che si adotteranno per rilanciare la domanda a emergenza finita.

I pubblici poteri intervengano immediatamente per scongiurare il rischio che la filiera auto subisca danni irreversibili. I concessionari hanno assoluto bisogno di un'immediata iniezione di liquidità per evitare il dissesto di moltissime aziende. Ed è indispensabile mettere a punto strumenti per rilanciare la domanda non appena l'emergenza finirà con un meccanismo di incentivazione in grado di favorire l'acquisto di auto verdi, ma anche ad alimentazione tradizionale di ultima generazione a fronte della rottamazione di modelli di generazioni precedenti".

Marzo, i numeri in dettaglio

Nei primi tre mesi dell'anno le nuove vetture registrate sono 347.193, con un calo del 35,47% rispetto al primo trimestre dello scorso anno. A febbraio, ricorda il Mit, sono state invece immatricolate 163.047 autovetture, con una variazione di -8,65% rispetto a febbraio 2019, durante il quale ne furono immatricolate 178.494. A marzo sono stati registrati 142.230 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -62,33% rispetto a marzo 2019, durante il quale ne furono registrati 380.227 (nel mese di febbraio 2020 sono stati invece registrati 336.634 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -7,28% rispetto a febbraio 2019, durante il quale ne furono registrati 364.084). Sempre a marzo il volume globale delle vendite (171.556 autovetture) ha dunque interessato per il 16,51% auto nuove e per il 83,49% auto usate.

FCA in Italia, marzo al -90,34% e un trimeste con +0,2%

Momento molto buio anche per il gruppo FCA che in Italia ha immatricolato a marzo 4.649 auto, il 90,34% in meno dello stesso mese del 2019 quando erano 48,109. La quota di mercato scende dal 24,76% al 16,41%. Nel trimestre le auto vendute dal gruppo sono 85.875, in calo del 35% rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso, con la quota in lieve aumento dal 24,57% al 24,73% (+0,17%).

Se invece si guarda al primo trimestre del 2020 FCA può ancora accennare un sorriso visto che ha migliorato la quota di 0,2 punti percentuali. Segnali positivi che vengono dai marchi Fiat e Lancia che nei primi tre mesi incrementano la quota rispettivamente di 0,9 e 0,2 punti percentuali.

Sono cinque i modelli FCA nella top ten delle auto più vendute tra gennaio e marzo: Fiat Panda e Lancia Ypsilon sono al primo e secondo posto, mentre Fiat 500 è quarta, Fiat 500X è quinta e Jeep Renegade è sesta. Nelle classifiche di vendita per segmento Panda e 500 sono al vertice della loro categoria, la prima con una quota del 51,4%, la seconda del 13,3%.

Lancia Ypsilon è la più venduta del segmento B con una quota del 16,2%, Fiat Tipo è al vertice del segmento C (14,8%) così come lo sono nella loro categoria Fiat 500X (con il 12,1% di quota) e Jeep Renegade (11,8%). Infine, sono ai primi posti dei loro segmenti anche Fiat 500L (34,6%) e Alfa Romeo Stelvio (9,9%).

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