Torino, è ufficiale la rinuncia alla nuova Ztl “Centro Aperto”

La Giunta comunale ha formalizzato l’addio al progetto. Il motivo? “Insussistenza delle condizioni”, dopo il Covid-19 non ci sono più i presupposti per il progetto
Torino, è ufficiale la rinuncia alla nuova Ztl “Centro Aperto”

È ufficiale. Nessuna nuova Ztl “Torino Centro Aperto”. Era già stato annunciato nei mesi scorsi, ma adesso la Giunta comunale ha formalizzato l’addio al progetto che, in origine, prevedeva una sorta di ticket d’ingresso.

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Insussistenza delle condizioni

Nella delibera approvata il 1° settembre è stata dichiarata “l'insussistenza delle condizioni per procedere alla positiva valutazione di fattibilità” della nuova Ztl proposta dalla società Municipia. Cosa ha fatto cambiare i piani? Naturalmente l’emergenza sanitaria e le conseguenze che il Covid-19 ha portato con sé: non ci sono più “i presupposti che supportavano la proposta presentata dai privati”. Vista la condizione attuale, continua la delibera, “l’Amministrazione ritiene di non poter più procedere alla valutazione della fattibilità della proposta di Municipia, né a prendere in considerazione una nuova proposta che si basi su una diversa modalità di accesso alla Ztl”.

Il parere delle opposizioni

Ma cosa dicono le opposizioni al riguardo? Definiscono l’addio alla nuova Ztl “una buona notizia per la città”. “Appendino - osserva il capogruppo Pd Stefano Lo Russo - abbandona ‘Torino Centro Aperto’. La scusa è la pandemia, la realtà è che si sono accorti dopo anni che il progetto era sbagliato e dannoso”. Si accoda capogruppo del Carroccio, Fabrizio Ricca, che parla di “una vittoria della Lega ma anche dei tanti commercianti che si sono battuti in questi mesi per affondare una iniziativa pericolosa, classista e che non teneva conto di chi a Torino vive e lavora”.

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