Torino, bici e monopattini selvaggi in strada: le associazioni disabili in rivolta

Proprio sotto il municipio, alcune associazioni legate al mondo della disabilità hanno organizzato una protesta per chiedere all'amministrazione e al Consiglio comunale di intervenire per fermare parcheggi selvaggi e folli corse
Torino, bici e monopattini selvaggi in strada: le associazioni disabili in rivolta

Se a Roma ci sono le corse notturne clandestine sui monopattini, a Torino non mancano i problemi. Lo scorretto uso dei mezzi a zero emissioni per la micromobilità urbana, quindi bici e monopattini, ha scatenato la protesta di alcune associazioni legate al mondo della disabilità. L’accusa maggiore riguarda il parcheggio selvaggio.

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Sotto il municipio di Torino

Proprio sotto il municipio di Torino, alcune associazioni legate al mondo della disabilità (specialmente quella visiva) hanno protestato chiedendo all'amministrazione e al Consiglio comunale di intervenire su questo tipo di comportamenti. Dalle dichiarazioni emerse dai manifestanti si apprende che “troppo spesso i marciapiedi cittadini diventano una nuova frontiera del disordine urbano, dove i nuovi veicoli per la mobilità personale rappresentano un pericolo per chi passeggia”. Pericolo che, nel dettaglio, si manifesta “quando percorrono spazi diversi dalle piste ciclabili a forte velocità e quando vengono lasciati parcheggiati a caso, diventando barriere architettoniche mobili, ulteriore ostacolo per le persone con capacità motorie limitate”.

Le richieste delle associazioni

Cosa chiedono, dunque, le associazioni? Un doppio intervento, dicono, “per garantire maggiore attenzione e comportamenti rispettosi delle persone con difficoltà motorie”, ma anche “un numero adeguato di stalli per il corretto parcheggio di biciclette e monopattini”.

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