Neopatentati alle prime prese con l'auto: solo disagi o benefici?

Abbiamo analizzato le problematiche che riguardano i guidatori giovani e inesperti, dall'acquisto dell'auto adatta alle leggi che regolano le potenze delle vetture
Neopatentati alle prime prese con l'auto: solo disagi o benefici?

Considerati i troppi incidenti causati da guidatori giovani e inesperti, l'idea di impedire un facile accesso alla guida di auto veloci e potenti non era sbagliata. Purtroppo, come spesso accade, le norme di legge introdotte dall'articolo 117 del Codice della Strada nell'ormai lontano 2011 hanno alla fine creato più disagi che benefici alla circolazione e, soprattutto, alla vita dei più giovani automobilisti e delle loro famiglie. La limitazione in base al rapporto tra peso e potenza (55 kW per tonnellata), oltre che in fatto di pura potenza (massimo 70 kW), riduce la forbice di auto che i neopatentati possono guidare. L'arrivo di una nuova patente in famiglia rende necessario procurarsi un mezzo adeguato alle norme del Codice della Strada.

Le problematiche non si fermano qui, le analizziamo in queste pagine.

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L'AUTO IL PRIMO PROBLEMA

Non tutti possono permettersi il modello conforme alla legge. In oltre 10 anni le Case automobilistiche non hanno allargato il ventaglio delle auto che rispettano le limitazioni di legge per i neopatentati. Negli ultimi tempi la scomparsa di modelli Diesel con un favorevole rapporto tra peso e potenza ha addirittura sfoltito il panorama dei veicoli adatti. A meno di avere già in casa un'auto adatta, va da sé che bisogna procurarsela per dare mobilità ed esperienza al neopatentato. E non tutti possono permettersi la spesa per una vettura nuova che poi, alla fine, serve solo per 12 mesi. Non esistono neppure promozioni specifiche per i neopatentati da parte delle Case auto. Le alternative all'acquisto di un'auto nuova sono quelle di comprarla usata, con maggiori possibilità di scelta. Altrimenti il rischio è di far trascorrere al neopatentato 12 mesi senza toccare il volante.

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UNA LEGGE SBAGLIATA

Le controindicazioni di un articolo penalizzante. Al di là delle inevitabili conseguenze economiche, la serie di limitazioni imposte ai neopatentati è profondamente sbagliata. Se uno degli obiettivi è propedeutico, con lo scopo di abituare i ragazzi alla guida, come abbiamo visto, si rischia di fallirlo se non ci si procura un mezzo in regola. Con il paradosso che poi, trascorsi 12 mesi e senza nessuna esperienza, il neopatentato può guidare vetture più potenti. È sbagliato anche il rapporto di 75 cv per tonnellata di peso, che discrimina in base a un parametro che permette comunque l'utilizzo di auto con discrete prestazioni, come si vede nella tabella.

Infine, e questo è davvero un problema, limitare per 3 anni la velocità massima in autostrada a 100 km/h espone i neopatentati ai non indifferenti pericoli della guida nelle corsie dove regnano veicoli pesanti con spazi di frenata ben superiori a quelli di qualunque automobile.

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LE PROPOSTE DI LEGGE

Pochi correttivi in arrivo con il nuovo CDS. Secondo quello che è il progetto di riforma del Codice della Strada, non ci sono molti correttivi a una situazione di disagio che è forse passata un po' in secondo piano. Sembra sicuramente in arrivo una norma che permetterà al neopatentato di guidare qualunque auto al patto di essere accompagnato da una persona che abbia almeno 10 anni di patente e non abbia superato i 65 anni. Questa pare un'ottima soluzione, come potrebbe esserla quella di permettere la guida a tali condizioni già a 17 o addirittura 16 anni. Fare esperienza in maniera responsabile rappresenta la migliore garanzia di sicurezza per il futuro guidatore esperto. Tanto più che, oltretutto e per assurdo, i quattordicenni possono guidare da soli le microcar, vetturette con una sicurezza attiva e passiva nettamente inferiore a quella delle automobili. Molto importante sarebbe, infine, affiancare ai normali corsi anche quelli di guida sicura che insegnano il controllo della vettura al limite e nelle situazioni di emergenza. Ma qui entriamo in un mondo ideale, forse troppo difficile da comprendere quando si tratta di scrivere norme di legge che, come abbiamo visto, a volte falliscono il bersaglio.

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L'ARTICOLO 117 DEL CODICE DELLA STRADA

In vigore dal febbraio del 2011, l'articolo 117 del CdS stabilisce che per i primi 12 mesi dal conseguimento della patente non si possono guidare veicoli con una potenza superiore ai 55 kW (75 cavalli) per tonnellata di peso. E che, in ogni caso, non è possibile mettersi al volante di mezzi con una potenza massima superiore a 70 kW (95 cavalli). Il rapporto tra peso e potenza è chiaramente indicato nel libretto di circolazione delle auto dell'ultimo decennio con la limitazione che vale, ovviamente, anche per i più maturi che decidono all'improvviso di munirsi della patente di guida. Nei primi 3 anni dal conseguimento della stessa non è inoltre possibile superare i 100 km/h in autostrada e i 90 km/h sulle arterie extraurbane principali. Nello stesso periodo, i neopatentati dovranno giustamente far registrare un valore pari a zero in caso di controllo del tasso alcolemico. Le sanzioni prevedono un'ammenda da un minimo di 152 a un massimo di 608 euro con la sospensione della patente per un periodo che va da 2 ad 8 mesi. Il neopatentato subirà anche, sempre nei primi 3 anni, il doppio della riduzione dei punti nel caso di un'infrazione che ne comporti la decurtazione.

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Considerati i troppi incidenti causati da guidatori giovani e inesperti, l'idea di impedire un facile accesso alla guida di auto veloci e potenti non era sbagliata. Purtroppo, come spesso accade, le norme di legge introdotte dall'articolo 117 del Codice della Strada nell'ormai lontano 2011 hanno alla fine creato più disagi che benefici alla circolazione e, soprattutto, alla vita dei più giovani automobilisti e delle loro famiglie. La limitazione in base al rapporto tra peso e potenza (55 kW per tonnellata), oltre che in fatto di pura potenza (massimo 70 kW), riduce la forbice di auto che i neopatentati possono guidare. L'arrivo di una nuova patente in famiglia rende necessario procurarsi un mezzo adeguato alle norme del Codice della Strada.

Le problematiche non si fermano qui, le analizziamo in queste pagine.

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