
A questo punto è anche necessario sfatare anche alcune leggende metropolitane. Innanzitutto: montare coperture invernali solo sulle ruote motrici è un grave errore. Perché, ipotizzando di montare le gomme solo sull’asse anteriore, nel momento in cui inseriamo la vettura in curva, perdiamo aderenza al retrotreno e si va facilmente in testacoda.
Le gomme quattro stagioni (All seasons) non garantiscono le stesse prestazioni delle invernali. Sono un compromesso, paragonabile alla intermedie in Formula 1: non efficaci quanto le coperture specifiche consentono comunque di affrontare fondi impegnativi. Ma la resa è differente. Secondo i test realizzati dal Touring Club svizzero, la stessa vettura impiega 61 metri per arrestarsi alla velocità di 40 km/h su fondo innevato con pneumatici estivi; 42 con gli All seasons, 29 con gli invernali.
Altro falso mito: le gomme invernali sono più rumorose e fanno aumentare i consumi. Forse una volta. Grazie alle scolpiture direzionali che tengono conto del senso di rotolamento (gli intagli “a freccia”) e ai battistrada ottimizzati, comfort di marcia e consumi sono praticamente gli stessi.
Un ottimo deterrente è anche rappresentato dalle multe: nei centri abitati la sanzione minima parte dai 41 euro fino a 168 euro (ex artt. 7. co. 1, lett a. e 14 del Codice della strada), mentre fuori dai centri abitati (autostrade, strade extraurbana principale e affini) si rischia una multa da 84 euro fino a un massimo di 335 euro. Inoltre, oltre alla sanzione pecuniaria, si rischia quella accessoria della decurtazione di 3 punti sulla patente, mentre le forze dell'ordine potranno altresì intimare il fermo del veicolo finché questo non venga dotato degli appositi dispositivi antisdrucciolevoli o invernali.
Infine un ragionamento sui costi: il cambio delle gomme comporta una spesa immediata e impone di trovare spazio alle estive fino alla primavera. Ma è anche vero che utilizzando due treni in un anno invece di uno la vita degli pneumatici si allunga. E viaggiare in sicurezza vale sempre la spesa.