Honda Civic: prova su strada della Diesel 1.6 i-Dtec

Al volante della decima generazione con motore turbodiesel da 120 cv. Elastico e silenzioso percorre anche 28 km con un litro. Ma per apprezzare veramente la nuova Civic servono più cavalli
Honda Civic 1.6 i-Dtec: foto

ROMA – Il Diesel, stando ai proclami di amministrazioni e governi, pare avere gli anni contati. Tuttavia il motore alimentato a gasolio, perlomeno nelle sue versioni più evolute, è ancora una delle soluzioni più “facili” ed efficienti.

Ragione per cui Honda non poteva esimersi dall’equipaggiare la nuova Civic con un Diesel, l’1.6 i-Dtec da 120 cavalli, che segue i brillanti benzina 1.0 e 1.5 Turbo Vtec, in vendita da inizio 2018 con un listino prezzi compreso tra i 23.900 e i 28.900 euro.

Gli ingegneri Honda hanno completamente rinnovato il 4 cilindri, dotato di testate e blocco motore in alluminio per ridurre il peso, aumentando la rigidità dei cilindri, diminuendo la rumorosità e le vibrazioni. Così come il livello di frizione tra pistoni e cilindri, levigando le superfici al massimo grazie a una doppia smerigliatura, e di conseguenza la temperatura del motore durante la marcia. In poche parole il nuovo i-Dtec è più silenzioso dell’unità precedente, consuma meno e non produce, o quasi, le vibrazioni tipiche dei motori Diesel.

Provare per credere. Salendo a bordo della top di gamma Executive si apprezzano le qualità spaziali e la buona fattura dell’abitacolo, ovviamente identico a quello delle versioni benzina. Ma ciò che stupisce, già all’accensione, è il timbro sommesso dell’i-Dtec da gestire con cambio manuale sei marce.

In città le sensazioni iniziali si confermano: grazie a 300 Nm di coppia sviluppata già a 3 mila giri, la Civic è scattante fin dai bassi regimi e l’erogazione della potenza è lineare e senza strappi. Merito del nuovo turbo che minimizza il ritardo tipico dei vecchi Diesel in fase di kick-down.

Nel misto si apprezza la sintonia tra motore e cambio, ben più fluido e preciso del predecessore, così come lo sterzo preciso e comunicativo. Così come, qualità condivisa con le sorelle a benzina, la dinamicità in curva grazie alla rigidità della piattaforma, al baricentro basso e al controllo di stabilità di serie. Tuttavia lo scatto 0-100 km/h in 9,8 secondi e la velocità massima di 201 km/h non sono da sportiva: per chi vuole sfruttare al meglio i non banali pregi strutturali della vettura si consiglia di scegliere la versione 1.5 benzina da 182 cv (la Type R è un altro film, rigorosamente vietato ai minori).

Ma la scelta dell’i-Dtec va fatta di testa, non di cuore. Honda dichiara consumi nel ciclo misto di 3,5 litri per 100 km, ossia oltre 28 km con un litro. Viaggiando con un minimo di accortezza è un traguardo raggiungibile: le prestazioni hanno il loro fascino, ma anche frequentare poco le stazioni di servizio non è affatto male.

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