Il pianeta chiama, Roma risponde

Imprese, università e governo uniti per costruire un modello di sviluppo virtuoso per tutti
Il pianeta chiama, Roma risponde© .

Da sempre l’evento sulla sostenibilità Rom-E ha nella giornata di apertura un convegno dove aziende, istituzioni e associazioni di categoria si confrontano su come agire per avere un minor impatto ambientale e cercare di preservare per le generazioni futuro il nostro pianeta. Il tema del convegno, che si è svolto il 10 ottobre presso la Casina Valadier a Villa Borghese ha avuto come titolo “Ecosostenibilità e futuro” proprio per rimarcare quanto l’evento Rom-E vuole guardare cosa si sta facendo oggi per il nostro domani. Due i panel principali su cui si è articolato l’incontro, con una serie di relatori che si sono succeduti. Il primo dedicato alle aziende e ai loro progetti è stato preceduto da una ricerca fatta da LifeGate su come una community di oltre 5 milioni di perso- ne interessate e appassionate ai temi legati alla sostenibilità, vede il tema della transizione energetica, illustrata da Rober- to Sposini. Interessanti i risulta-ti emersi commentati in prima battuta dal direttore del quotidiano Il Tempo Tommaso Cerno, con un chiaro messaggio: «La nostra industria è avanzata: il problema sono i costi dell’energia e l’unica cosa che possiamo fare subito è inserire energie rinnovabili, dovremmo poi puntare al nuovo nucleare per svincolarci dal gas per mostrare al mondo che siamo pronti alle nuove sfide».

I progetti

Chiara la presentazione dei progetti da parte di alcune realtà industriali importanti come Barilla con l’intervento di Nicola Perizzolo, Project Engineering Director, e di Aeroporti di Roma con Antonio Fraccari, Direttore Generale ADR Mobi- lity. Il convegno ha poi coinvolto il professore Roberto De Lieto Vollaro, dell’Università Roma Tre e Luigi Scordamaglia, AD di Filiera Italia. Due punti di vista molto importanti sia su le no- stre università stanno preparando i futuri manager con una visione green e i come il model- lo agroalimentare italiano può essere un esempio vincente per la salute e la longevità dei consumatori, nonché per la sosteni- bilità ambientale. Modello che è stato presentato recentemente all’Assemblea Generale del- le Nazioni Unite, in quello che è stato uno dei primi appuntamenti globali per contrastare l’a- vanzata delle malattie non trasmissibili come l’obesità.

La seconda parte del convegno

La seconda parte del convegno era dedicata alla transizione della mobilità verso l’auto elettrica. Una ricerca di PwC presentata da Francesco Papi, Partner e Strategy&Automotive Leader, ha aperto i dibattiti evidenziando di come l’Italia ma anche l’Europa sono lontani dal raggiungere la richiesta del parlamento Europeo di vietare la vendita di auto con motori endotermici nel 2035. A commentare queste tematiche Andrea Car- dinali, Direttore Generale UN- RAE, l’associazione delle Case auto estere e Alessandro Moroni, dirigente Ministero delle Imprese e del Made in Italy. L’ultima parte del Convegno di Rom-E di quest’anno ha visto schierati i rappresentanti delle principali Case auto: Luca Caracciolo, General Manager Ford Italia; Francesco Cremonesi, Marketing e brand Coordinator Omoda/Jaecoo Italia; Gabriella Favuzza, Future Mobility & Public Aff airs Manager Renault Italia; Giuseppe Mazzara, Direttore Marketing Kia Italia; Ciro Papa, Direttore Marketing Peugeot Italia; Federico Scopelliti, Managing Direc- tor di Leapmotor Italia; Alessio Scutari, Managing Director di Fiat e Abarth Italia. Le tematiche discusse sono state diver- se come gli incentivi del Governo che partiranno il 15 ottobre, la visione del parlamento Europeo sulla transizione della mobilità e le, purtroppo poche, proposte per risolvere la situazione del mercato automotive attuale in grande crisi.

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