Milano Design Week: la Design Pride tra arte, musica e coreografie

Strade di Milano invase dai partecipanti all'evento del Fuori Salone 2019 con la sfilata delle creazioni curate da artisti e studenti, balli e coreografie
Milano Design Week: la Design Pride tra arte, musica e coreografie

Milano in festa con la parata Design Pride della Milano Design Week 2019. Da piazza Castello a piazza Affari, la Design Pride ha colorato le strade grazie a un seguito di 3.000 partecipanti

Portare le idee di stile in piazza, personalizzare i van Esselunga - uno dei brand presenti alla street parade – e farlo con le soluzioni ideate dal Sudden’s team, il gruppo di studenti dell’IED. Questa è la missione portata a termine al FuoriSalone.

l’Esselunga Space Delivery e il Multycooltural Baloon sono stati realizzati da Cosimo Lombardelli, Federica Menozzi, Andrea Ottavi, Silvia Rossetti. La parata itinerante ha visto le coreografie legate al marchio Sammontana, curate da Laccio insieme all’accademia di ballo Modulo Factory: 30 che ha portato i suoi ballerini a esibirsi con straordinarie e coinvolgenti performance live.

Studenti di design e nomi importanti come quelli di Stefano Seletti e Maurizio Cattelan hanno accompagnato la parata con eccentriche biciclette e un carico di gelati, il cui ricavato della vendita sarà devoluto al Comune di Milano per la realizzazione di aree verdi in città. La festa della Street Parade del Fuorisalone è continuata poi sotto la scultura Libertà, Odio, Vendetta, Eternità, del 2010, famosa per essere conosciuta col nome di “Dito medio”.

La componente food si è aggiunta alle musiche e alle coreografie si è aggiunta con il brand Heinz, a festeggiare i 150 anni di storia, celebrati insieme a Seletti e Studio Job, in una collezione di 150 piatti in edizione limitata.

Edizione speciale anche per il brand dei fazzoletti Tempo con un box “stiloso” in stile glam-rock firmato Diesel e il DJ Set a chiudere in musica house la street parade, alla quale hanno partecipato anche l’art-designer Giampiero Romanò con le sue installazioni di specchi tra vintage e contemporeneità, Niccolo Spirito e un bus storico del 1987 trasformato in club anni ‘70 e i designer Marcantonio, Elena Cutolo, Antonio Aricò e Studio AMeBE.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...