BMW e la strategia ibrida, arrivano le iPerformance

La Casa tedesca ha portato a Ginevra le prime Serie 7 i Performance con propulsione ibrida plug-in, tecnologia a breve disponibile anche sulla gamma X5 e poi su tutta la grande famiglia bavarese.
BMW e la strategia ibrida, arrivano le iPerformance

GINEVRA (SVIZZERA) - E' nientemeno il presidente BMW Group Italia, Sergio Solero, l'anfitrione che ci accoglie nel candido e minimalista stand bavarese al Palexpo. Il marchio, ormai in odore di centenario, si è presentato sul lago di Lemano con novità annunciate e qualche sorpresa. Ad affiancare la premiere europea della pestifera M2 c'era infatti non solo la monumentale M760Li xDrive, ma anche l'inaspettata 740e iPerformance. BMW come da tradizione ha scelto l'ammiraglia per il debutto di un'intera nuova gamma, anzi di due. Perché se da un lato c'è la M Performance, dall'altro arriva l'inedita iPerformance, "etichetta" che dal luglio 2016 contraddistinguerà tutte le vetture ibride plug-in del marchio. 

IBRIDE DA 326 CV - Attualmente sono cinque, ma a breve ogni famiglia del marchio avrà la sua iPerfomance che, come sottolinea la denominazione, unirà il tradizionale Dna sportivo alle nuove tecnologie green: il sistema di propulsione della nuova Serie 7 è un motore quattro cilindri a benzina TwinPower Turbo e un motore elettrico che producono insieme una potenza di sistema di 326 cv, declinabile nelle versioni 740e iPerformance a passo normale, 740Le iPerformance a passo lungo e 740Le xDrive iPerformance con trazione integrale intelligente. Le prime due vantano consumi nel ciclo combinato di 2,1 litri per 100 chilometri e un valore di CO2 di 49 grammi per chilometro. 

X5 IBRIDA - A breve, come già accennato, la tecnologia iPerformance arriverà su nuovi modelli, sport utility X5 in primis, e a medio termine è previsto d’integrare anche il mondo BMW i nei modelli iPerformance, per esempio attraverso dei pacchetti di equipaggiamenti speciali. In BMW lo chiamano "transfer tecnologico", ossia una strategia evolutiva in cui, ripetendo le parole del dott. Solero "il futuro viene visto come un'opportunità, non come un limite. Negli scorsi anni abbiamo archiviato un grande successo (nel 2015 +14% in Italia, ndr) perché siamo stati in grado di anticipare i cambiamenti e le tecnologie, leggendo nel modo giusto i trend e le esigenze dei clienti declinandole nella produzione". 

NEXT 100 YEARS - Infatti a Ginevra si è parlato anche del servizio i 360° Electric, comprendente la possibilità di carica domestica veloce (poco più di due ore) con la stazione di carica i Wallbox e che prevede inoltre l’intermediazione di un contratto di corrente verde con un produttore di energia elettrica da fonti rigenerative. O le app dei ConnectedDrive Services, con il sistema di navigazione con Eco Route che suggerisce l’itinerario più efficiente o ChargeNow, che consente di caricare la vettura nella più grande rete del mondo di stazioni pubbliche. Si tratta, in fin dei conti di semplificare la vita alla gente e un tema d'attualità connesso è senza dubbio la guida autonoma. Solero frena leggermente o meglio sfoggia una discreta dose di pragmatismo: "La guida autonoma è una visione, mentre la semiautonoma è già su strada e nei prosismi due o tre anno ci saranno ulteriori sviluppi, specialmente per quanto riguarda la guida in autostrada o nell'extraurbano". E lo sport? Altra lezione di pragmatismo: "Non torneremo in Formula 1, non abbiamo intezione di fare investimenti multimilionari, non avrebbe senso". Piedi ben piantati a terra e sguardo verso i prossimi 100 anni. 

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