In città si apprezza la maneggevolezza, combinata a una posizione di guida “dominante”. Inoltre i 20 cm di lunghezza in più rispetto alla prima generazione non danno fastidio e grazie alla telecamera posteriore e ai sensori le manovre non sono certo un problema. Fuori città emergono le doti che hanno reso celebre Mini, ossia quell’agilità e precisione dello sterzo che regalano il celebre “go-kart feeling”. Anche se ovviamente, vista l’altezza della vettura e il peso di 1600 kg, cui contribuiscono cambio automatico e trazione integrale, non ci si può attendere la sportività della John Cooper Works tre porte.
Comunque il generoso 4 cilindri da 190 cv offre una spinta corposa e abbinato al reattivo cambio automatico, garantisce uno scatto 0-100 km/h in 7,4 secondi e una velocità massima dichiarata di 218 km/h. Nel misto ci si diverte, basta impostare il selettore posto sul tunnel in modalità Sport e godersi lo sterzo consistente che mette l’anteriore esattamente dove vuoi tu. Mini dichiara consumi da utilitaria, 20 km con un litro di gasolio, un obiettivo raggiungibile guidando con piede fatato e in modalità Green.
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