Renault Clio, test sulla versione diesel

Già conoscevamo la quinta generazione della gamma Clio, presentata a giugno in Portogallo. Quella era benzina, ora abbiamo provato il motore diesel e vi diciamo com'è. Confermata, a fine anno, la versione a guida parzialmente autonoma. Nel primo semestre del 2020 arriva l'ibrido
Renault Clio, test sulla versione diesel

Tra l'arte, i paesaggi e le atmosfere che solo la Toscana sa regalare, abbiamo fatto un giro a bordo di Renault Clio per provarla. Tre i punti che subito l’Ufficio Stampa della Renault ha voluto sottolineare. Racchiudendo il concetto in 3 mobility experience, ovvero tre tappe dove è stato possibile conoscere e apprezzare i segreti della Clio: connessa, presto ibrida e anche autonoma.

LA PROVA DEL DIESEL

Quelle messe a nostra disposizione sono state stavolta, a livello di motori, delle Diesel. Ovvero la  Blue dCi 85 cv e la Blue dCi 115 cv, quest’ultimo davvero notevole per brillantezza, silenziosità e consumi contenuti. Tanto che anche la Mercedes lo ha “adottato”, come ben noto.  Il propulsore Blue dCi è stato rivisitato per rispettare le nuove norme sulle emissioni, con l'integrazione del sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR), ormai considerato il più efficiente dei sistemi di post-trattamento degli ossidi di azoto (NOx).

La trasmissione manuale 6 rapporti provata è soddisfacente, anche se sono un pò troppo lunghe la quinta e la sesta marcia. Va però detto che la Clio Blue dCi si rivela davvero poco assetata di carburante. Durante il test il consumo medio è stato di circa 21 km/litro. La casa dichiara 27,7 km/litro, saranno poi dei test più approfonditi a stabilire il valore reale. Ma le premesse sono appunto ottime. Detto che la motorizzazione Diesel Blue dCi 85 sarà presto disponibile anche sulla versione di attacco, battezzata “Life”, al prezzo di 18.050 euro, rivediamo ancora una volta tutte le caratteristiche della nuova Clio, in vendita da pochi giorni e dotata di una nuova piattaforma, battezzata CSFNB , che servirà anche per altri modelli. Da dire che, finalmente, quella povertà degli interni, che caratterizzava la prima versione, è solo un lontano ricordo.

INTERNI MIGLIORATI

Tutto è ben fatto, i materiali ottimi, il design di ogni componente valido. Spicca il touch screen da 9”3 pollici contro i precedenti 7 pollici. I tasti di comando della varie funzioni sono “a pianoforte”,  mentrei vari portaoggetti sono aumentati, da 22 a 26 litri, il bagagliaio da 330 a 391 litri. A livelli eccellenti l’impianto Bose previsto per le versioni più lussuose, con 9 altoparlanti. Vari gli accostamenti degli interni, con la versione RS Line piuttosto aggressiva. Spiccano, su tutte le versioni, i fari Full Led, che consentono un raggio di illuminazione di 70 metri superiore. Il lavoro fatto su sterzo e sospensioni  ha aumentato il piacere complessivo di guida. Tre le modalità: Multisense, Sport e My Sense.

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LE VERSIONI E IL PREZZO

Le versioni proposte sono queste: Life, Zen, Intens, R.S. Line e Initial Paris, con listini che vanno da 14.400 a 25.600 euro. Completa, come si richiede oggi, la dotazione di sicurezza, che comprende anche l’Adaptive Cruise Control  e il mantenimento della carreggiata. Clio 5 è compatibile con Android Auto e Apple Car Play. A fine anno sarà disponibile anche la versione a guida semiautonoma, mentre nel primo semestre del 2020 arriverà la full hybrid, un debutto nella gamma Renault.

Equipaggiata con il motore 1.6 litri, sviluppato dall’alleanza, è aiutato da 2 motori elettrici e da 1 batteria da 1,2Kw. Si parla di una riduzione dei consumi in città fino al 40%, percorrendo fino all’80% del percorso urbano in modalità elettrica. Del resto la Clio è stata prodotta in oltre 15 milioni di esemplari, sin dalla Clio 1, presentata nel 1990. Un modello troppo importante per la Renault. L’Italia è il secondo mercato dopo la Francia. E questo la dice lunga sugli interessi della Règie nel nostro paese.

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