Ferrari 308 GTB, i 40 anni della 'capostipite' V8

Presentata nel 1975 la Gran Turismo Berlinetta è la capostipite della dinastia di stradali 8 cilindri Ferrari, la cui ultima erede è la nuovissima 488 GTB.
Ferrari 308 GTB, 40 anni dell'icona V8
ROMA - No, non è la Ferrari di Magnum P.I. Quella (anzi quelle) era la 308 GTS con tettuccio Targa. Stessa famiglia ma caratteri leggermente diversi. Nel 1975 venne presentata al Salone di Parigi la 308 GTB, acronimo di quel Gran Turismo Berlinetta che oggi fregia orgogliosamente l'ultima erede della dinastia 8 cilindri di Maranello, la recente 488 GTB. 

Disegnata da Pininfarina su progetto di Leonardo Fioravanti, la 308 GTB ha una linea che potremmo definire immortale, al pari di altri capolavori dell'automobilismo. Un'opera d'arte contemporanea che tra 50 anni manterrà intatto il suo fascino indiscutibilmente Ferrari. Fin quasi alla fine degli anni sessanta le sportive stradali di Maranello montavano, per tradizione, motori V12. L’introduzione della gamma Dino dotata di propulsori V6, avvenuta proprio in quel periodo di crisi petrolifera, cambiò radicalmente la situazione: la “piccola Ferrari” riscosse un grande successo aprendo al Cavallino Rampante nuove fasce di pubblico e facendo da apripista alla gamma 308. 
Un successo immediato, si diceva: questo modello e le successive V8 che ne derivarono formeranno la spina dorsale della produzione Ferrari per trent’anni. La 308 GTB segnò un’altra anteprima nella storia delle realizzazioni stradali della Ferrari, poiché fu la prima ad essere costruita con una carrozzeria in vetroresina, come voleva la "moda americana" sostituendo acciaio e alluminio con il leggerissimo materiale plastico. Il motore 3.0 litri con lubrificazione a carter secco, derivato dall'esperienza della Scuderia in Formula 1, era alimentato da quattro carburatori e sviluppava una potenza di 255 cavalli, abbastanza da spingere i 1090 kg (peso a vuoto) della 308 GTB a oltre 250 chilometri orari. Che per l'epoca era una velocità supersonica. Oggi, a quarant'anni di distanza, la 488 GTB raccoglie l'eredità di una grande icona, amata tra gli altri da Paul Newman, portando il Cavallino verso nuovi traguardi e mercati.   

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