I 30 anni di Fiat Tipo: ma che ne sanno i 2000

Semplice e spaziosa è stata venduta in oltre 2 milioni di esemplari, diventando un cult popolare anche grazie alle versioni più spinte
Fiat Tipo compie 30 anni: foto

ROMA - Non sarà stata l’auto più bella del mondo, ma è stata capace di portare ovunque milioni di noi. Non sarà stata sportiva, ma certe strade di provincia ancora tremano al ricordo di incursioni a bordo della 1.8 da 136 cavalli. Con la sigla i.e. che suscitava rispetto in ogni bar. Senza parlare della 2.0 i.e.16v, che superava i fatidici 200 km/h di velocità massima, rappresentando l’apice della desiderabilità adolescenziale in fatto di supercar all’inizio degli anni ’90.

Non sarà stata hi-tech, ma il check panel di serie profumava già di premium, anche se all’epoca non usavamo questa parola. Ti abbiamo voluto bene Tipo, anche se qualche volta abbiamo litigato. E ora che compi 30 anni te ne vogliamo ancora di più.

Il 26 gennaio 1988 Fiat presentò la Tipo, erede della Ritmo a sua volta figlia della 128. Gli ingegneri Fiat concepirono un modello capace di trasportare cinque passeggeri in soli 4 metri, realizzando un’auto funzionale e semplice, tuttavia di carattere e grande guidabilità. La vettura fu inoltre realizzata su una delle prime piattaforme modulari, anticipando il concetto di famiglia, attualmente espresso dalla nuova Tipo nelle sue tre declinazioni. Il suo telaio è stato infatti la base sulla quale sono stati sviluppati altri modelli del gruppo, tra i quali la Tempra, sia a tre volumi sia station wagon.

Si decise di darle un nome tanto comune quanto importante per il marchio. Tipo, come l’antenata Tipo Zero del 1912, prima utilitaria del Lingotto. Le ha portato fortuna: vincitrice del premio Auto dell’anno 1989, è stata venduta in quasi 2 milioni di esemplari, prima di essere mandata in pensione da Bravo e Brava. Anche se con loro non c’è stato proprio lo stesso feeling. Tanti auguri Tipo.  

 

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