(ANSA) - ROMA, 7 FEB - "Sconvolgenti criticità" sono state
scoperte nel settore della sicurezza e della salute sul lavoro
dei militari "in Italia e nelle missioni all'estero, che hanno
contribuito a seminare morti e malattie". Lo rileva la relazione
finale della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio
impoverito, presentata oggi dal presidente Gian Piero Scanu. Nel
mirino il "negazionismo" dei vertici militari e gli "assordanti
silenzi generalmente mantenuti dalle Autorità di Governo".
Il documento cita in particolare l'audizione di Giorgio
Trenta, presidente dell'Associazione italiana di radioprotezione
medica, che ha "riconosciuto la responsabilità dell'uranio
impoverito nella generazione di nanoparticelle e micropolveri,
capaci di indurre i tumori che hanno colpito anche i nostri
militari inviati ad operare in zone in cui era stato fatto un
uso massiccio di proiettili all'uranio". Critiche anche alla
magistratura penale, i cui interventi "non appaiono sistematici"
a tutela della salute dei militari.
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