(ANSA) - LONDRA, 21 GEN - Lavoratrici schiave dietro le
t-shirt firmate dalle Spice Girls per una recente campagna
benefica in favore dei diritti delle donne e della "giustizia di
genere" promossa in Gran Bretagna e all'estero. E' la denuncia
del Guardian che rivela oggi come le magliette siano state
commissionate a una fabbrica del Bangladesh dove la manodopera -
femminile - sarebbe pagata la miseria dell'equivalente di 35
pence all'ora, all'incirca 40 centesimi di euro.
Non solo. Il giornale progressista racconta anche di giornate
lavorative fino a 16 ore e di 'caporali' che non esiterebbero a
insultare e minacciare le addette incapaci di raggiungere gli
obiettivi di produzione individuale prefissati.
Un portavoce si è affrettato a dire che le Spice Girls erano
ignare e sono "sgomente e inorridite", al pari dei promotori di
Comic Relief, che ha organizzato la campagna. La società che
controlla la fabbrica in Bangladesh ha da parte sua promesso una
verifica, ma ha già bollato la denuncia come "non vera".
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