Night fever. Discoteche templi design

A Prato avanguardia e controcultura nei club notturni più famosi

            
            Night fever. Discoteche templi design
(ANSA) - Roma, 18 mag - Studio 54, la leggendaria discoteca di New York alla fine degli anni Settanta, evoca musica a tutto volume, luci, effetti speciali, nuove mode, una schiera di personaggi dell' arte e dello spettacolo, drink, mix di alcol e non solo. Non è stato l' unico locale a fare epoca per il popolo della notte e la disco music che nel 1977 ha trovato nel film Saturday night fever il suo manifesto. Nella Grande Mela hanno occupato la scena The Electric Circus, il Paradise Garage, The Saint, Area e Palladium; a Parigi Le Palace e Le Bain Douches; a Berlino il Tresor e Berghain; a Beirut il B018; a Manchester The Hacienda; in Italia lo Space Electronic a Firenze e il Grifoncino a Bolzano. Templi dei nuovi stili musicali, sì, ma laboratori creativi per le tendenze artistiche e culturali. A questo mondo molto il Centro per l' Arte contemporanea Luigi Pecci di Prato dedica la mostra "Night Fever. Designing Club Culture 1960 - Today", dal 7 giugno al 6 ottobre.

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