(ANSA) - ROMA, 30 MAG - "Cancellare le gare di pomeriggio e
giocare su più giorni": così il vicepresidente dell'Associazione
calciatori Umberto Calcagno a Radio Punto Nuovo. "Giocare alle
16-16:30 in certi periodi dell'anno -ha detto Calcagno- diventa
un problema al Sud, ma anche altrove. È un modo per tutelare la
salute dei calciatori che saranno sottoposti a un tour de
force". Quanto alla possibilità di giocare in due fasce orarie e
spalmare le partite da giocare, Calcagno ha ribadito la
richiesta di "togliere lo slot del pomeriggio e giocare solo nei
due preserali e serali".
Riguardo ai contratti, per il dirigente dell'Aic "Bisogna capire
che cosa si può fare giuridicamente. Se si scrivono cose non
sostenibili giuridicamente, diventano anche impugnabili. La mia
idea, condivisa da tanti colleghi avvocati, è che non si possa
influire su rapporti privatistici di lavoro e che quindi non può
esserci un ente esterno che modifichi unilateralmente la durata
del contratto".
Sulla preoccupazione dei calciatori per la Coppa Italia,
Calcagno ha detto che "deriva dal fatto che nessuno ha
esperienza rispetto a un periodo di inattività così lungo".
Infine i diritti tv, "possono essere risolti solo dal Governo.
Gli interessi economici in gioco sono elevati e non è giusto che
qualcuno si avvantaggi o venga svantaggiato dalla ripresa. La
ripresa è funzionale nel far ripartire il sistema, compresa
Serie B e Serie C". (ANSA).
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