(ANSA) - ROMA, 19 GIU - "E' un vergogna quello che i bianchi
hanno fatto ai neri negli ultimi 400 anni". La presa di
posizione di Pep Guardiola, dopo che il suo City e tutta la
Premier League si e' schierata apertamente a fianco del Black
Lives Matter, non ha nulla di clamoroso. Non fosse per il fatto
che la Spagna non ha gradito. Complice forse l'innamoramento
finito tra il tecnico catalano e gli spagnoli, i tifosi e i
media iberici hanno accolto la presa di posizione di Pep con un
ricordo velenoso. "Quando Guardiola zittiva Roberto Carlos sul
razzismo", e' il leit motiv di twitter e dei giornali spagnoli:
il ricordo va al Clasico del '97, quando il brasiliano del Real
fu accolto al Camp Nou da uno striscione che gli dava della
scimmia, lui protesto' e Guardiola prese le difese dei tifosi
catalani: "Questo signore è qui da poco e parla molto",
negandogli il diritto di dare del razzista al suo Paese.
Il rapporto tra Guardiola e la Spagna si e' incrinato da
quando il tecnico ha apertamente preso le parti degli
indipendentisti catalani. "Quando eravamo in nazionale, si
parlava di politica e Pep era un moderato: non so quando sia
cambiato in questo modo - ha ricordato a Marca l'ex portiere
Canizares - Mi fa male ora quando lo sento parlar cosi' male
della Spagna. Ma non ci parlo direttamente: abbiamo una chat con
tutti i nazionali degli anni '90, l'unico che non partecipa e'
lui, forse perche' è famoso..." (ANSA).
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