Applausi per Giulia, il calcio dice no alla violenza sulle donne

Sui campi per non dimenticare tutte le vittime di femminicidi

            
            Applausi per Giulia, il calcio dice no alla violenza sulle donne
(ANSA) - ROMA, 24 NOV - Un lungo applauso per non dimenticare Giulia e tutte le vittime di femminicidio. Di fronte alla violenza di genere non si può rimanere in silenzio: per questo la Figc ha promosso su tutti i campi di calcio prima delle partite del fine settimana, dalla Serie A ai campionati giovanili, un momento in cui le calciatrici, i calciatori e il pubblico possano condividere il ricordo di questa tragedia. Una condivisione rumorosa che vuole contribuire a rendere ancora più forte il grido di denuncia. "Uniamo la nostra voce al grido di tante donne vittime di violenza - dichiara il presidente federale Gabriele Gravina - la Figc e l'intero mondo del calcio vogliono fare la propria parte per contribuire all'eliminazione di questi orribili crimini e per costruire un vera cultura del rispetto, educando i giovani". "1-5-2-2. Ci sono tattiche che scrivono la storia. Altre che la cambiano" il claim della campagna promossa dalla Federazione in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, e che ha visto protagonisti le calciatrici e i calciatori della Nazionale e i due commissari tecnici Luciano Spalletti e Andrea Soncin a sostegno dell'1522, il numero attivato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministro-Dipartimento per le Pari Opportunità. Oggi e domani l'esterno dell'auditorium di Coverciano sarà inoltre illuminato di rosso. Prima delle gare di Serie A e Serie B Femminile, e prima del minuto in ricordo di tutte le vittime di femminicidio previsto su tutti i campi d'Italia, le due squadre, gli allenatori e gli arbitri poseranno per una foto di gruppo dietro il cartello #MAIPIÙ esposto al momento dell'allineamento prima di ogni partita. Ad allenatori e arbitri, inoltre, sarà applicato un adesivo raffigurante il numero 1522 e l'hashtag #MAIPIÙ. Come già accaduto in passato, i direttori di gara scenderanno in campo con un segno rosso sulla guancia simbolo della campagna. (ANSA).

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