(ANSA) - ROMA, 23 MAR - Dopo le critiche per il silenzio sui
casi Robinho e Dani Alves, entrambi condannati per due episodi
di violenza sessuale, la nazionale del Brasile e la Federazione
di calcio hanno finalmente rotto il silenzio.
"Come allenatore della nazionale, ho l'obbligo di parlare",
ha detto il ct Dorival Junior in vista dell'amichevole di sabato
contro l'Inghilterra a Wembley. "Penso che sia una situazione
molto delicata. Penso alle famiglie e soprattutto alle vittime
colpite da questi casi che si verificano ogni giorno nel nostro
paese e in tutto il mondo".
Dorival, che ha rilevato i cinque volte campioni del mondo a
gennaio, ha detto che la situazione di Robinho che ha allenato
al club brasiliano Santos è stata particolarmente dolorosa per
lui. "Se è stato dimostrato che c'è stato un crimine, deve
essere punito anche se mi fa male al cuore dire questo su una
persona con cui ho sempre avuto un rapporto eccezionale", ha
aggiunto il 61enne allenatore.
"Non ho avuto l'opportunità di lavorare con Daniel (Dani
Alves, ndr), ma tutti conosciamo la sua storia nel calcio. È un
momento difficile per tutti noi per esprimerci in queste
situazioni. Ma tengo molto di più alle vittime, alle famiglie.
So quanto deve essere stato doloroso per ognuno di loro. Quello
che posso fare è aiutarli con le preghiere, niente di più".
La Confederazione calcistica brasiliana con una nota ha
descritto i casi come "vergognosi", esprimendo il suo sostegno
per "le vittime dei due crimini brutali commessi da ex
giocatori". (ANSA).
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