(ANSA) - UDINE, 25 MAG - Dall'Udinese non c'è stato ancora
alcun commento alla notizia, che si è diffusa ieri sera, di un
imminente passaggio di proprietà della società dalla famiglia
Pozzo - che la controlla da 39 anni - a un fondo americano.
Tuttavia, continuano a inseguirsi voci circa le prossime tappe
della trattativa, che nella giornata di mercoledì scorso avrebbe
avuto una svolta, con la sigla di un accordo preliminare.
Un ruolo decisivo, assieme a Gino Pozzo, lo avrebbe avuto il
vice presidente, l'avvocato Stefano Campoccia, da anni delegato
dal club a rappresentare la società nella Lega Serie A e, dallo
scorso febbraio, nominato nel consiglio federale della Figc,
insieme ad Ezio Simonelli, avente diritto in quanto presidente
di Lega, Francesco Calvo, della Juventus, e il presidente
dell'Inter, Giuseppe Marotta. Insomma, un dirigente di grande
esperienza che avrebbe favorito il buon esito della trattativa
tra i Pozzo e il fondo statunitense.
Da ieri, in città gira anche la data della firma per il
passaggio delle quote: il cosiddetto closing sarebbe fissato per
il prossimo 7 giugno davanti al notaio. L'operatività
scatterebbe invece dal primo luglio successivo, in
corrispondenza con l'avvio della nuova stagione sportiva.
Sul valore della cessione le cifre sono ancora oscillanti: si
parla di circa 150 milioni, che servirebbero ad assicurare al
fondo il controllo del Club con una cifra oscillante tra il 60 e
il 65% delle quote. Il restante, almeno nel primo periodo,
resterebbe in mano ai Pozzo, con Gino plenipotenziario sul
mercato e il papà Gianpaolo - che proprio oggi compie 84 anni -
nel ruolo di presidente onorario. (ANSA).
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