Carolina vince il bronzo ed entra nella storia

Prima medaglia italiana di sempre nel pattinaggio di figura femminile: la Kostner fail suo record di punteggio e sal sul podio. Oro russo, argento coreano ma è scandalo giuria

TIORINO - La miglior Carolina di sempre diventa sul ghiaccio di Sochi protagonista di una delle più storie olimpiche di sempre. Di quelle che restano nella storia. Lei che fu portabandiera azzurra a Torino 2006 quando era una ragazzina e non mancò chi contestò quella scelta. Lei che disse: quella di Vancouver sarà la mia Olimpiade; lei che arrivò in Canada con troppo peso sulle spalle e spalle troppo piccole per reggere quella pressione. E crollò sotto quel peso. Il capitolo più bello di quella storia nacque lì, sotto quelle macerie. E quel capitolo è finito ieri, con una fantastica medaglia di bronzo che era l'unico trofeo che ancora le mancava. Ha fatto segnare il miglior punteggio in carriera. Ha offerto un libero di rara bellezza sulle note del Bolero che avrebbe meritato anche una medagflia di metallo migliore se non fosse che le sue aspirazioni si sono incrociare con esigenze sociopolitiche-sportive di cui peraltro lei è stata solo parzialmente vittima: la coreana YuNa Kim, invece, ha pagato carissimo e in modo sinceramente incomprensibile, l'esigenza dei padroni di casa di poter festeggiare un trionfo sul ghiaccio dopo l'eliminazione della squadra di hockey e il forfeit di Plushenko (oro alla Sotnikova). Ma oggi si celebri soprattutto la storia di Carolina, il suo essere capace di risollevarsi dopo un tonfo, di entrare a pieno titolo nella ristrettissima galleria dei grandi uno sport splendido e massacrante quale è il pattinaggio. Sarebbe bello, anzi bellissimo, se potessimo sperare che quella storia non sia al suo epilogo. Probabilmente invece lo sarà. Ma a maggior ragione tutti in piedi per Carolina Kostner: lei è stata a Sochi portabandiera azzurra assai più di quanto sia stata in quel lontano giorno torinese di otto anni fa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...