© LAPRESSEPYEONGCHANG - "Sono partita che non ero riscaldata bene e al primo poligono non sentivo nemmeno le dita se premevo il grilletto. Non capisco neanch'io perché ho patito così il freddo". E' una Dorothea Wierer infreddolita quella che commenta il 15° posto ottenuto nell'inseguimento femminile di biathlon ai Giochi Olimpici di PyeongChang. "E' difficilissimo per tutte, ma questo freddo lo sento proprio muscolarmente, mi fa tutto male, ho quasi i crampi. C'è poi chi lo patisce meno e chi di più, ma sono condizioni difficili per tutte".

La biatleta azzurra ha sottolineato che "l'Olimpiade è un periodo che qualcuno azzecca e qualcun altro no. Sono felice per come sono andate le cose fino ad ora, non saranno due-tre gare a non farmi sentire all'altezza. Il bello del biathlon che ad ogni gara si parte da zero e fai vedere quello di cui sei capace - ha aggiunto - Alla fine tutto è possibile, si può recuperare anche tanto ma oggi al poligono non sapevo neanche dov'ero. Non me l'aspettavo questo posto così freddo e ventoso, l'anno scorso le condizioni erano differenti. Il bronzo di Windisch? Ci ha dato una bella spinta per il morale ma alla fine noi dobbiamo fare le nostre gare".
