Boicottaggio diplomatico da parte dell'Australia alle prossime Olimpiadi invernali. Il Paese dell'Oceania non invierà rappresentanti diplomatici ai Giochi di Pechino del prossimo febbraio. Iniziativa analoga è stata presa, nei giorni scorsi, dagli Stati Uniti. Ad annunciarlo il primo ministro Scott Morrison, motivando il boicottaggio con la difesa dei diritti umani "sullo sfondo dei crimini contro l'umanità perpetrati contro gli uiguri e altre comunità turche".
Anche il Regno Unito pronto al boicottaggio
"L'Australia - ha aggiunto Morrison - non tornerà sulla sua posizione ferma che è quella adottata per difendere i propri interessi. Pertanto non sorprende il fatto che non invieremo nostri ufficiali a questi Giochi". Anche il Regno Unito starebbe per annunciare il boicottaggio. Non si è fatta attendere la risposta della Cina, con il portavoce della diplomazia Wang Wenbin a sottolineare che "non importa a nessuno se arriveranno o no. La loro politica e i loro piccoli giochi non altereranno il successo delle Olimpiadi". A febbraio sono attesi a Pechino circa 40 atleti australiani.