Sofia Goggia non si arrende: il suo motto infiamma Pechino 2022

Grazie ad una fasciatura, calze contenitive e un po’ di tape la campionessa olimpica incarna alla perfezione la frase di dannunziana memoria della Guardia di Finanza “Nec Recisa Recedit” (“Neanche Spezzata Retrocede”)
Sofia Goggia non si arrende: il suo motto infiamma Pechino 2022© EPA

È arrivata a Pechino lo scorso 7 febbraio, Sofia Goggia, rinunciando non solo al ruolo di portabandiera della nazionale azzurra, ma anche alla gara di superG. Tutta colpa di quella brutta caduta dello scorso 23 gennaio a Cortina che le ha causato un trauma distorsivo al ginocchio sinistro, una lesione parziale del legamento crociato e una piccola frattura del perone, costringendola a rimanere momentaneamente fuori dai giochi proprio in un momento particolarmente positivo per lei. Sono, infatti, 6 i titoli ottenuti in questa stagione dall’atleta bergamasca: 4 discese libere e 2 superG. Lo stop subito due settimane fa, comunque, non basta a tenerla lontana dalle piste. Nelle prove di discesa libera di sabato 12 gennaio è riuscita ad arrivare al traguardo ottenendo il 12° tempo. «Non sono state giornate semplici e non lo è tutt’ora» - ha dichiarato l’atleta delle Fiamme Gialle in un’intervista andata in onda su Eurosport - «Ho difficoltà ad allenarmi anche nella pista da warm-up e prendere confidenza con questa neve, ma nonostante le mie condizioni si può fare qualcosa di molto bello».

Olimpiadi Pechino 2022, le parole di Sofia Goggia

I medici che la stanno seguendo in questa fase di recupero avevano detto che, con tutte le precauzioni del caso, in 10 giorni sarebbe tornata a sciare. Grazie ad una fasciatura, calze contenitive e un po’ di tape, Sofia, incarnando alla perfezione il motto araldico di dannunziana memoria della Guardia di Finanza “Nec Recisa Recedit” (“Neanche Spezzata Retrocede”), sabato ha aperto il cancelletto e si è lanciata giù in discesa, arrivando commossa all’arrivo. «Era la mia prima prova - ha dichiarato - non ho avuto spazio per i dubbi e sono partita molto tranquilla. Ho cercato di stare in piedi, di capire il ginocchio, la pista, la neve. Mi è servito per sentire gli appoggi, mettere un po’ di energia dentro gli scarponi, né più né meno, non ho esagerato. E lenta non sono». La gara di discesa libera, in programma per domani martedì 15 febbraio alle 4 del mattino italiane, potrebbe riservare belle sorprese.

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