Rio 2016, Campriani ancora d'oro nel tiro a segno

Trionfo nella carabina da 50 metri: l'azzurro sale per la seconda volta sul gradino più alto del podio
Rio 2016, Campriani ancora d'oro nel tiro a segno© ANSA

RIO DE JANEIRO- Un oro trovato all'ultimo colpo. Lo prende Niccolò Campriani a Rio, dove conferma il titolo della carabina Tre Posizioni già vinto a Londra grazie all'errore del suo rivale più irriducibile, Sergey Kamenskiy detto 'il cecchinò. Il russo ha 0.6 punti di vantaggio prima dell'ultimo tiro, in piedi, e avrebbe la vittoria in tasca perché l'azzurro conclude con un deludente 9.2. Invece paga lo sbaglio di aver atteso il tiro del rivale e si emoziona al punto da fare 8.3, un punteggio da dilettante. Così si sfila dal collo la medaglia da lui tanto desiderata e la consegna a un Campriani svuotato di energie, considerato anche in qualificazione aveva agguantato la finale per un soffio, con l'ottavo posto. Il secondo oro personale del fiorentino, e la 19/a medaglia per l'Italia in terra carioca, arriva per il rotto della cuffia ma alla fine vale lo stesso. E poi va ricordato che dopo i colpi in ginocchio ad andare in testa era stato Campriani, calato poi nei tiri a terra fino a farsi raggiungere e cominciare l'emozionante testa a testa con il russo.  L'epilogo della Tre Posizioni di Rio 2016 è un sogno per l'Italia e da incubo per la Russia, ma anche una possibilità sempre presente per chi pratica il tiro a segno. Questo è lo sport dove a volte non si riesce a dimenticare la paura, e basta un niente per passare in un attimo dal paradiso all'inferno, o viceversa.

Tiro a segno, Campriani è campione olimpico

LE PAROLE DI CAMPRIANI - «Non ne avevo più, l'oro di oggi è stato un regalo - ha dichiarato -. È stata una settimana pazzesca, ero preoccupato perché, dopo il primo oro, ho dormito poco. Non riuscivo a scrollarmi l'adrenalina: l'eliminazione di Petra (Zublasing, la sua compagna), le sfide dei compagni, poi ho cercato di prendere tutto alla leggera e oggi sono stato fortunato, pescando la finale per niente».

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