Coronavirus, il Cio: "Non c'è una scadenza per decidere su Tokyo2020"

Lo fa sapere John Coates, leader della commissione di coordinamento: "Si deciderà alla fine di maggio? Non è mai stata una nostra idea, ma solo quella dell'ex vicepresidente Dick Pound"
Coronavirus, il Cio: "Non c'è una scadenza per decidere su Tokyo2020"© Ansa

SYDNEY (Australia) - Il leader della commissione di coordinamento del CIO per le Olimpiadi di Tokyo, John Coates, ha annunciato che non c'è una scadenza a maggio per annullare i Giochi e rimane fiducioso che l'evento andrà avanti nonostante gli sport si stiano fermando a livello globale a causa dell'epidemia di Coronavirus. "Tutto procede per iniziare il 24 luglio", ha dichiarato Pound al Sydney Morning Herald. Dick Pound, ex vicepresidente del CIO, aveva invece detto in un'intervista con l'Ap il mese scorso che la fine di maggio si profilava come possibile scadenza per il Cio per decidere sui Giochi. Ma Coates, vicepresidente del CIO e capo del Comitato olimpico australiano, in un'intervista telefonica dalla Svizzera ha dichiarato che il CIO non ha riconosciuto la scadenza. "Non è mai stata la posizione del CIO. È stata un'idea di Dick. Mancano quattro mesi", ha detto Coates al giornale.

Tokyo2020, scettico il 70% dei giapponesi

Anche i giapponesi, nonostante il contagio da Coronavirus abbia colpito il Paese meno duramente che altrove, cominciano a mostrarsi scettici sull'opportunità di ospitare nella capitale i Giochi, a partire dal 24 luglio. In un sondaggio su 1.000 persone pubblicato dall'agenzia di stampa giapponese Kyodo, il 69,9% degli intervistati ha dichiarato di ritenere inopportuno che Tokyo riceva migliaia di atleti provenienti da tutto il mondo. E un altro sondaggio dell'emittente pubblica NHK, condotto tra il 6 ed il 9 marzo, ha suggerito che il 45% dei giapponesi è ora contrario a mantenere le Olimpiadi come previsto, mentre il 40% si dice favorevole. Il governatore di Tokyo Yuriko Koike la scorsa settimana ha definito "impensabile" l'annullamento delle prossime olimpiadi estive. Ma la decisione finale spetta al Comitato Olimpico Internazionale (CIO), che intende seguire le raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità. Il presidente del CIO Thomas Bach farà il punto della situazione domani, durante una conference call con le federazioni sportive internazionali.

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