Le Olimpiadi slittano di un anno, Gianmarco Tamberi: "Arrivederci Tokyo"

L'altista azzurro, attraverso un post sul proprio profilo Instagram, ha commentato il rinvio dei Giochi Olimpici al 2021 a causa del Coronavirus, raccontando tutti i sacrifici fatti per prepararsi al meglio
Le Olimpiadi slittano di un anno, Gianmarco Tamberi: "Arrivederci Tokyo"

TORINO - L'emergenza Coronavirus ha portato allo slittamento delle Olimpiadi di Tokyo al 2021. La notizia è ormai ufficiale e gli atleti che avrebbero dovuto partecipare alla manifestazione iniziano a commentare quanto accaduto. A tal proposito, Gianmarco Tamberi, altista azzurro campione mondiale indoor a Portland 2016 e campione europeo ad Amsterdam lo stesso anno, nonché detentore del record nazionale sia outdoor che indoor, ha spiegato, attraverso un post sul proprio profilo ufficiale Instagram, le rinunce che ha dovuto fare per prepararsi a un'evento così importante per sua carriera.

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Olimpiadi rinviate al 2021, Tamberi: "Arrivederci Tokyo"

"Ho sacrificato interamente la mia vita privata in questi ultimi quattro anni. Ho messo da parte qualsiasi pensiero di fare una famiglia, di vivere le mie amicizie come un ragazzo normale, di ricambiare il tempo che mi viene regalato da tutte le persone che mi vogliono bene. Ho messo da parte tutto quanto - scrive Tamberi su Instagram -, mettendo davanti un solo pensiero. Pensiero che era diventata una dolce ossessione con cui convivere. Mi sono svegliato ogni mattina di questi ultimi 4 anni chiedendomi come prima cosa se avessi dormito abbastanza bene per poter affrontare al meglio l'allenamento del pomeriggio. Poi colazione, caloria per caloria segnata ogni giorno, ad ogni singolo alimento. Allenamenti tutti i giorni, ovvio. Ma tra questi... alcuni andavano male, e condizionavano il mio umore per giorni interi, a volte settimane. Settimane passate a non rispondere a nessuno per trovare dentro di me la forza per reagire. Tutto questo perché sapevo quanto fosse importante ogni singolo dettaglio in vista di quell'appuntamento. Vivevo ogni singola scelta personale in funzione di quel evento. Se dovevo andare a cena da qualche parte, le domande in successione che si presentavano nella mia testa erano: Puoi permetterti questa cena per la dieta? Domani hai allenamento di tecnica? Quando è la prossima Gara? Quella più facile, che si pongono tutti: mi va una cenetta fuori? Era forse la 10ima della lista, e la sua rilevanza nella decisione finale rasentava lo 0... Ogni singola azione condizionata da loro... Ogni singolo pensiero.... Ogni... Singolo... Respiro... Vorrei aver dato alla mia donna l'amore e le attenzioni che si merita, vorrei aver dato la mia spalla ai miei amici mille volte in più... E ora mi guardo allo specchio dopo aver letto le notizie al giornale. Una lacrima scende lenta nel viso nello stesso canale ben scolpito dalle lacrime di 4 anni fa e capisco. Capisco che tutto questo è stato fatto per un qualcosa che non ci sarà... E se quella volta scrissi, addio Rio, addio mia Rio... Ora forse un po riesco a consolarmi nel darti l'arrivederci! Si, ma chissà a quando.... ARRIVEDERCI TOKYO, ARRIVEDERCI MIA TOKYO!"

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