Bettini: “Conte mi ha promesso il decreto”

Bettini: “Conte mi ha promesso il decreto”© AFPS

Forse, qualcosa si muove nella palude della politica italiana che si dovrebbe occupare, di sport. Ieri, Gr Rai Parlamento, trasmissio- ne “La politica nel pallone” condotta da Emilio Mancuso, ospite Tuttosport e anche Goffredo Bettini, europarlamentare pd, deus ex machina (dicono nel Palazzo) dell’attuale crisi politica. Gli domando: il 27 gennaio, a Losanna, si terrà l’esecutivo Cio. Che cosa intende fare il governo per evitare le sanzioni olimpiche e gli azzurri a Tokyo senza inno, senza bandiera e senza squadre? Risposta testuale: «Ieri sera il presidente del Consiglio, Conte, mi ha assicurato nella maniera più assoluta di riparare a questa situazione così difficile. Sarebbe una tragedia andare ai Giochi senza inno e senza bandiera. Si deve fare un decreto con il consenso più ampio possibile. Prima della riforma Giorgetti esisteva la Coni servizi che rispettava i criteri della Carta Olimpica. Ora Sport e Salute non entra in questa casistica e dobbiamo correggere l’errore. Ho ricordato a Conte che alla base dell’appassionata battaglia di Malagò c’è questo impegno. Dobbiamo rispettare la data del 27 gennaio. Sono abbastanza certo che la situazione si risolverà».

Considerato che il Cio aspetta da un anno e mezzo Conte e/o Spadafora a Losanna, ma non li ha mai visti; che un anno e mezzo fa Conte aveva promesso a Bach di risolvere la questione dell’autonomia del Coni e non l’ha fatto; che nel Palazzo romano sta succedendo di tutto, un’accelerazione dell’iter è indispensabile. Nell’etere di Gr Rai Parlamento, ho incrociato anche Matteo Salvini, leader della Lega, cui appartiene Giorgetti, padre della riforma dello sport da cui è scaturito il caos attuale. A Salvini ho posto la stessa domanda rivolta a Bettini. Risposta: «Sarebbe folle che l’Italia pagasse anche alle Olimpiadi per i litigi all’interno del Governo: è noto che è tutto bloccato perché pd e 5Stelle la vedono in maniera diversa. Mi auguro che il Governo si prenda la responsabilità di decidere, per non rischiare una grande conquista come i Giochi di Milano Cortina 2026 che porteranno risorse da Nord a Sud con un indotto da 5 miliardi di euro di incassi e investimenti su strade, ferrovie e impianti che altrimenti ci sogneremmo». E allora: sveglia! Il tempo sta per scadere.

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