Malagò: "Sanzioni Cio? Sono sottovalutate da anni"

"Serve un decreto che porga rimedio entro il 27 gennaio. Da parte mia sto facendo tutto quello che si può fare, con la coscienza sono a posto"
Malagò: "Sanzioni Cio? Sono sottovalutate da anni"© ANSA

ROMA - Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha parlato quest'oggi ai margini della Giunta odierna. Il numero uno del Comitato Olimpico Nazionale Italiano ha risposto ad alcune domande ed ha anche spiegato la situazione la situaizone con il Cio che minaccia sanzioni: "Sono esattamente due anni che la questione va avanti e mi stupirei se il Cio non prendesse provvedimenti. Non so se c'è malafede o ignoranza ma, come ha detto Franco Carraro, c'è stata una profonda sottovalutazione di tutta la questione. Da parte mia sto facendo tutto quello che si può fare, con la coscienza sono a posto". Malagò ha poi rivelato: "Nel mese di novembre del 2019 c'è stato un incontro di tre ore a Milano tra il Cio e il governo italiano. Alla fine di quel confronto il Cio ha inviato una richiesta di garanzie al Governo italiano per uscire dalle dinamiche del contratto di servizio. Stiamo parlando del 20 novembre: è un miracolo non fare polemica, ma ti cascano le braccia". 

La Carta Olimpica

Govanni Malagò ha poi aggiunto: "Basta che esca qualcosa che dimostri l'impegno del governo con una norma. Con un decreto si mette una pezza a questa situazione drammatica, poi ci sarà tempo per mettere i puntini sulle 'i'. Oggi l'auspicio è che si possa fare qualcosa che metta una pezza alla palese violazione della Carta Olimpica e poi in momenti successivi trattare i dettagli. Non vorrei che fosse così, ma sono realista e penso che non potrà che essere così, visto e considerato che siamo arrivati lunghi, ed è dire poco. Non mi sembra che ci sia una strada diversa". Il presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano ha continuato: "È un tema caldo, rovente, bollente. Ogni giorno che passa è un giorno che se ne va in vista dell'Esecutivo del Cio in programma il 27 gennaio. Vi vorrei ricordare che questa data è importante, per non dire sacra, perché non ci saranno a breve altre riunioni dell'Esecutivo visto che a inizio marzo ci saranno le elezioni. Ci rendiamo conto che oggi il Paese ha un'altra priorità, ma ci auguriamo che nei prossimi giorni siano mantenute le promesse fatte a tutti i livelli possibili".

I vaccini

Infine, Malagò ha concluso sui vaccini degli atleti: "Sta all'autorità governativa fare delle valutazioni, al momento giusto sottoporremo questa situazione anche in vista degli impegni internazionali. Non potrà essere il Coni a perorare la causa degli atleti, non sono così sprovveduto da non rendermi conto che questo causerebbe una speculazione che gli atleti non meritano. Ci sono tanti atleti e atlete che si informato e in modo rispettosissimo si domandano cosa succederà", ha aggiunto Malagò, ribadendo che "sta all'autorità governativa fare valutazioni".

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