Tokyo 2020, gaffe del presidente: "Riunioni con donne durano troppo"

Yoshiro Mori, numero uno del comitato olimpico giapponese, al centro delle polemiche: "Chiedo scusa, ma non mi dimetto"
Tokyo 2020, gaffe del presidente: "Riunioni con donne durano troppo"© EPA

TOKYO (Giappone) - Il mea culpa potrebbe non essere sufficiente per Yoshiro Mori, il capo del comitato olimpico giapponese che si sta occupando dell'organizzazione di Tokyo 2020 nonostante i mille problemi derivanti dalla pandemia. Il funzionario ha chiesto scusa per aver fatto osservazioni sessiste sulle donne che hanno provocato un vero e proprio terremoto politico in Giappone. Sui social ha iniziato a spopolare l'hashtag "Mori, per favore dimettiti", subito dopo la considerazione di Mori sulla proposta del ministero dell'Istruzione nipponico sulla eventualità di estendere le nomine nel consiglio dei Giochi a un maggior numero di donne: "Le riunioni a cui partecipano troppe donne in genere vanno avanti più del necessario".

Mori, frasi sessiste

Imbarazzo e disappunto immediati tra i presenti, sebbene l'83enne non sia nuovo a questo tipo di exploit. Per spiegarlo stavolta ha citato come esempio la sua esperienza in qualità di presidente della Federazione di Rugby, descrivendo il forte senso di rivalità presente tra il gentil sesso: "Se una di loro alza la mano per intervenire, le altre si sentono obbligate a rispondere, e si finisce che tutte quante si ritrovano a partecipare. Mi è stato riferito che se incrementiamo la percentuale di donne nel board dobbiamo contenere la durata dei loro interventi, altrimenti non si fermano a parlare, e la questione diventa problematica".

Scuse sì, dimissioni no

La direttrice del Joc, Kaori Yamaguchi è stata tra le prime a scagliarsi contro il presidente: "La parità di genere e un maggior rispetto per le persone con disabilità sono valori fondamentali per gli organizzatori dei Giochi a Tokyo. È deplorevole che il presidente del comitato organizzatore faccia questi commenti". Mori, che tra l'altro è stato in passato primo ministro giapponese, successivamente ha riconosciuto che i suoi commenti sulle donne fossero "inappropriati" e contro lo spirito olimpico. In ogni caso ha sottolineato di non avere la minima intenzione di dimettersi: "Non ho intenzione di dimettermi. Mi sono battuto in questi sette anni. Se tutti mi dicono che sto dando fastidio, però, allora dovrei pensarci".

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